La diagnostica molecolare ad alta definizione nella pratica clinica contro i tumori. È questo l’obiettivo della nuova Rete oncologica in Sicilia, presentata ieri a Palazzo dei Normanni. La Rete si baserà su due Centri pilota: quello del Policlinico “Paolo Giaccone” di Palermo, diretto dal professor Giorgio Stassi, e il Policlinico “Vittorio Emanuele” di Catania, diretto invece dal professor Paolo Vigneri. A finanziare e presentare la Rete l’assessore alla Salute Baldo Gucciardi. Erano presenti il professor Ruggero De Maria, presidente di Alleanza Contro il Cancro e il professor Pier Giuseppe Pelicci, direttore scientifico di Alleanza Contro il Cancro, il commissario straordinario del Policlinico di Palermo, Fabrizio De Nicola, e il direttore generale del Policlinico di Catania, Salvatore Paolo Cantaro, il dottor Giovanni Leonardi, direttore generale Ricerca e Innovazione del ministero della Salute e il rettore dell’Università di Palermo Fabrizio Micari.
Con le risorse messe a disposizione dall’assessorato della Salute della Regione Siciliana si creerà nell’Isola una rete di alta specializzazione per accedere ai servizi dei due Centri-Pilota di Oncogenomica. “La Rete oncologica – afferma l’assessore Gucciardi - dimostra come anche la Sicilia può essere all’avanguardia nella lotta ai tumori grazie all’appropriatezza degli investimenti. I due centri altamente specializzati in diagnostica molecolare avanzata sono la dimostrazione che la Sicilia si sta muovendo sulla strada dell’innovazione e della ricerca in questo campo. A tutto questo si aggiunge la collaborazione con il ministero della Salute e Alleanza Contro il Cancro, che rappresenta un ulteriore slancio per la realizzazione di un nuovo sistema di servizi sempre più efficiente, accessibile ai cittadini e soprattutto efficace nella lotta ai tumori”.
“La Rete oncologica può avere un forte impatto nella lotta ai tumori e per questo dobbiamo ringraziare l’impegno che abbiamo trovato da parte dell’assessorato alla Salute e dei due Policlinici. Il connubio tra aspetto clinico e ricerca – spiega il presidente di Alleanza contro il cancro De Maria - è alla base della nostra attività e l’innovazione tecnologica, legata all’impegno di giovani professionisti, ha innalzato il livello di assistenza e la genomica e la terapia di precisione non faranno altro che proseguire sulla strada del cambiamento di approccio nella lotta ai tumori”.
“Il principale ringraziamento va all’assessorato alla Salute, perché l’impiego di queste risorse sono un chiaro segnale di cambiamento già partito da qualche anno in Sicilia – afferma il commissario del Policlinico di Palermo De Nicola – Il nostro sforzo va nella direzione di migliorare la qualità dell’offerta sanitaria e di abbassare i livelli di mobilità passiva verso altre regioni”.
“Questa esperienza sottolinea il valore della multidisciplinarità dal punto di vista clinico e – spiega il direttore generale del Policlinico di Catania Cantaro – la collaborazione in rete dei due Policlinici”.
I due Centri di Palermo e Catania, finanziati dall’assessorato alla Salute, si occuperanno in primo luogo dell’analisi molecolare dei campioni tumorali. In questo modo ci sarà la possibilità di caratterizzare i tratti genetici dei tumori e degli individui, al fine di offrire terapie il più possibile mirate in base alle specificità molecolari dei tumori e delle persone predisposte all’insorgenza di tali patologie.
Gli obiettivi della Rete, inoltre, sono:
-Offrire, nell’ambito della rete oncologica regionale, due strutture in grado di contribuire alla definizione del regime terapeutico più efficace per i pazienti oncologici.
-Innalzare la qualità dell’offerta sanitaria e potenziare la prevenzione e la terapia dei tumori individuando precocemente i soggetti a rischio di sviluppare una neoplasia e prospettando alternative terapeutiche per i pazienti non responsivi alle terapie standard.
-Ridurre la spesa farmaceutica.
Ogni anno in Sicilia si registrano circa 22.000 nuovi casi di tumore. Il costo della mobilità sanitaria interregionale del 2015 è stato di circa 4 miliardi di euro e negli ultimi anni è aumentato il divario di ricoveri tra le Regioni del Nord e quelle del Sud. Altro traguardo che la Rete vuole raggiungere è ridurre la mobilità sanitaria passiva grazie a pari opportunità di accesso alle cure su tutto il territorio nazionale, grazie alla stretta collaborazione tra oncologi, anatomo-patologi e biologi molecolari della Regione. E ridurre la spesa sanitaria regionale grazie a: l’individuazione dei soggetti predisposti allo sviluppo di tumori ereditari, per avviare un percorso diagnostico mirato alla prevenzione ed ad una diagnosi precoce del tumore; la selezione dei pazienti con tumori sensibili alle terapie oncologiche attualmente disponibili; l’individuazione di nuove opzioni terapeutiche per i pazienti refrattari alle terapie standard, con un più rapido adattamento al protocollo terapeutico.
I due centri di Palermo e Catania, inoltre, hanno fatto richiesta di essere inclusi in “Alleanza Contro il Cancro”, ovvero la rete degli IRCCS oncologici del ministero della Salute, per: partecipare ai processi di validazione dei pannelli molecolari; mettere in rete i dati di caratterizzazione molecolare dei pazienti siciliani; contribuire a ottimizzare i percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali della Regione.