L’Asp di Trapani è stata denunciata, per omicidio colposo, dalle due figlie di una 67enne marsalese Sofia Figuccia, che lo scorso 19 giugno è inciampata e caduta sul marciapiedi davanti al poliambulatorio ex Inam di Marsala, in prossimità delle scale d’ingresso dell’ufficio Invalidi Civili.
Nel violento impatto con il suolo l’anziana riportò trauma cranico e facciale. E otto giorni dopo morì in ospedale. Nella denuncia presentata in Procura, le figlie di Sofia Figuccia affermano che “si vede chiaramente che i mattoni (del marciapiedi, ndr) sono sollevati, creando un’insidia per i fruitori che sono soprattutto persone invalide”.
Alla Procura si chiede, inoltre, anche il sequestro delle cartelle cliniche redatte all’ospedale di Marsala e i verbali degli accertamenti diagnostici eseguiti. Ad assistere le denuncianti sono gli avvocati Duilio Piccione e Vincenzo Sammartano.
Il settore tecnico dell’Asp di Trapani, dal canto suo, replica: “Si precisa che non si tratta dell’interno dei locali ex Inam, ma dell’esterno della palazzina, un marciapiede all’interno della recinzione che delimita la struttura. L’irregolarità del marciapiede in oggetto non costituisce, per legge, una barriera architettonica. Certamente dispiace l’accaduto, ma incespicare in quel punto è stata una tragica fatalità che poteva accadere ovunque”. Dopo l’accaduto, comunque, l’Asp ha disposto immediati lavori di manutenzione del marciapiedi.