Si è svolto ieri una seduta di consiglio comunale a Marsala, una seduta movimentata che ha visto in aula sollevata la questione dell'ultimo direttivo del PD, tenutosi la settimana scorsa.
A far parlare è la relazione letta, ed approvata da tutta la direzione dem.
E' Ginetta Ingrassia , capogruppo dei Democratici per Marsala, che legge testualmente un passaggio della stessa: “Non si deve cadere ai ricatti di chi gestisce il consiglio come se fosse una cosa propria spesso cercando di creare occasioni di frizione e scontro”.
La Ingrassia difende Enzo Sturiano, il presidente del consiglio non ha ricattato nessuno né ha mai cercato di creare scontri. Chiede ai colleghi capogruppo, presenti in aula, di riferire in merito alle pesanti illazioni rivolte a Sturiano, lo chiede proprio ad Antonio Vinci, capogruppo dem, di chiarire in aula. Per la Ingrassia si tratta dell'ennesimo attacco strumentale in vista delle regionali.
Area tesa, Sturiano non avrebbe voluto chiarire se non in presenza del sindaco, Alberto Di Girolamo, maggiore esponente del PD in città. In verità l'esponente di riferimento dei dem a Marsala è la segretaria comunale, Antonella Milazzo.
Il documento è offensivo per tutto il consiglio, dice Sturiano, soprattutto perchè quel documento è stato approvato dalla direzione, e quindi dai consiglieri e dagli assessori che sono definiti tecnici partecipando alle direzioni del PD e votando documenti politici. Di fatto gli assessori: Annamaria Angileri, Agostino Coppola, Clara Ruggieri vengono indicati come politici.
Sturiano vuole capire quale sono i ricatti che avrebbe fatto e chiede spiegazioni ai consiglieri dem presenti in consiglio,gli stessi che hanno espresso un voto favorevole a quel documento.
Ma anche il PSI ha qualcosa di cui lamentarsi, Arturo Galfano parla di una segretaria comunale del PD in stato confusionale, la Milazzo un giorno conferma gli assessori e l'altro giorno chiede l'azzeramento, rassicura, Galfano, la Milazzo, che nel documento ha sostenuto che il PSI non è proprio omogeneo, che i socialisti sono compatti da oltre un anno.
Non riesce a venirne fuori il capogruppo del PD, Antonio Vinci, che dice di non essere a conoscenza del documento, di non averlo letto seppur presente insieme agli altri consiglieri.
In quella riunione gli animi erano diversi, dice Vinci, e la relazione verbale, “perchè la relazione non è stata messa a disposizione della direzione”, non è stata consegnata ai consiglieri.
Per Vinci la segretaria non ha diramato il documento su cui è stato chiesto il voto, “ la Milazzo ha preteso il voto sulla relazione”. Vinci parlava a nome del gruppo, tutti sconoscono la relazione e sono certi che Sturiano non abbia ricattato mai nessuno: “Forse la segretaria ne sa qualcosa in più”.
Per i consiglieri del PD ci si attiene a quello che decide il partito ma è pur vero che in aula c'è uno scollamento, Vinci dichiara che in sede di direttivo le opinioni sono state tante e discordanti tra loro: “Tanto che chi si è lamentato in maniera forte è finito sui giornali dopo qualche giorno dicendo che siamo andati lì a chiedere assessorati, io ho una sola sedia che è quella di consigliere comunale”.
La querelle in aula non termina qua, il consigliere Alfonso Marrone, capogruppo di Una Voce per Marsala, chiarisce in aula che se il sindaco dovesse rinominare, anche in qualità di tecnico, l'assessore Salvatore Accardi, chiederanno la sfiducia, nei termini previsti dalla legge, e sarebbero tra i firmatari della stessa insieme a Alessandro Coppola.
Un duro atto di accusa in aula che Marrone scaglia contro il sindaco Di Girolamo, un monito a tenere Accardi fuori dalla Giunta pena la presentazione di una sfiducia e un messaggio per la Milazzo: “Stia tranquilla noi siamo maggioranza e ci deve sopportare perchè saremo attenti e vigili su tutto quello che l'Amministrazione porterà in aula”. Marrone parla anche per Alessandro Coppola, sono offesi per le dimissioni di Accardi, sono per l'azzeramento della Giunta. Non condividono le dimissioni avvenute in seguito alla sfiducia di Linda Licari da presidente della commissione Politiche Sociali. Per Marrone era l'assessore Clara Ruggieri a dovere andare a casa e non Salvatore Accardi.
In aula si è incentrata anche l'attenzione su una comunicazione inviata dal consigliere Pino Milazzo che riguarda la siccità in agricoltura.
I consiglieri del PD, Calogero Ferreri e Antonio Vinci, hanno presentato un documento “ “Richiesta di calamità naturale e misure di sostegno per le aziende agricole”.
La nota è indirizzata ai Rappresentanti istituzionali di Regione, Governo nazionale e Commissione Europea Comune. La mozione è stata approvata all'unanimità.
Sulla siccità e sul rischio che sta correndo la viticoltura si è espressa l'onorevole Antonella Milazzo: “Le anomale ondate di calore di queste ultime settimane, con temperature oltre i 40 gradi, hanno causato ingenti danni alle colture ed in particolare ai vigneti. Parecchie infatti sono le segnalazioni che arrivano da agricoltori e aziende agricole che parlano di una vera e propria catastrofe in atto. Interi vitigni seriamente danneggiati a causa delle alte temperature registrate e precoce maturazione dell'uva rischiano di compromettere irrimediabilmente la produzione vitivinicola con gravi ricadute economiche per l’intero comparto”.
"L'assessore regionale all'agricoltura, Antonello Cracolici, che ho subito informato, - continua - si è dichiarato disponibile a valutare la situazione e ad attivare, eventualmente, tutte le procedure necessarie per chiedere lo stato di calamità naturale a fronte delle denunce di danno che gli agricoltori stanno presentando in queste ore agli ispettorati provinciali dell'agricoltura.
Una situazione allarmante, - conclude - della quale si stanno occupando anche i consigli comunali della provincia di Trapani, i cui danni si sommano allo stato di grave siccità che ha colpito la nostra regione negli ultimi mesi e per il quale è stato riconosciuto lo stato di calamità insieme ad altre 10 regioni italiane”.