I giorni scorsi Marsala ha subito l'ennesima crisi idrica. Giorni pesanti per i cittadini della città che in piena calura estiva si sono ritrovati senza poter far scorrere l'acqua dai rubinetti, attività commerciali paralizzate. Il danno alla conduttura della via Tunisi ha messo in ginocchio e inasprito i toni, non si riusciva a dare una risposta concreta e certa sulla riparazione e sul quando l'acqua tornasse a scorrere. La città in questo periodo di piena estate è piena di turisti, i ristoranti e i bar hanno un flusso di clientela doppio, restare senza acqua per giorni equivaleva a delle perdite economiche ingenti.
Il sindaco, Alberto Di Girolamo, non è responsabile di una rete idrica vetusta e di riparazioni che negli anni pregressi non sono mai avvenute in toto, se non come palliativo.
Si tratta di una rete che allo stato dei fatti fa disperdere circa il 30% di acqua, lo dichiara il vice sindaco, Agostino Licari, in consiglio comunale.
Il guasto alla conduttura di via Tunisi viene riparato nella giornata di venerdì, già dal pomeriggio alcune zone della città sono state raggiunte dal servizio, per altre è toccato in serata.
I cittadini erano inviperiti, l'ufficio acquedotto era irraggiungibile, al telefono nessuno rispondeva, in molti hanno chiamato direttamente al Comando dei Vigili Urbani.
L'esasperazione era alta e in questo clima un esercente del centro storico, titolare di una nota enoteca in via Garibaldi, appena uscito il sindaco dall'atrio del Comune, inveisce contro lo stesso.
Un'aggressione verbale forte, con toni minacciosi tanto da sfiorare quasi l'aggressione fisica.
Le parole scagliate contro il sindaco sono state anche di offesa personale e con una violenza che non attiene al buon senso civico.
Manifestare il proprio malcontento è legittimo ma inveire con epiteti ha lasciato attoniti i passanti della via Garibaldi.
Indubbio che il disservizio ci sia stato come è altrettanto indubbio che da mercoledì 9 agosto, giorno dell'avvenuto guasto, è stato personalmente il sindaco ad occuparsi della faccenda, attenzionando tutti i lavori.
Alberto Di Girolamo è scosso, turbato, non si aspettava una reazione così accesa e con un accanimento verbale senza precedenti.
Immediate le manifestazioni di solidarietà pervenute al Primo Cittadino da parte dei vari consiglieri comunali e dal circolo PD di Marsala, molti anche i cittadini che sui social hanno espresso vicinanza.
Il Partito Democratico condanna il gesto:
“La volgare aggressione di cui è stato vittima il Sindaco di Marsala è un gesto vile, che tutta la città ha il dovere di condannare con determinazione. La contestazione, come pure ogni legittimo diritto di critica, devono sempre rimanere nell'alveo di una serena convivenza civile, invece purtroppo, sempre più spesso, la cronaca ci racconta di episodi in cui la violenza prevale. Il Partito Democratico di Marsala esprime ad Alberto Di Girolamo la propria incondizionata solidarietà, consapevole della difficoltà di amministrare le città e dello sforzo quotidiano che ciò comporta, e, in una società troppo spesso "avvelenata" dai falsi messaggi amplificati dai social, invita tutte le forze sane della città a lavorare perché il senso di "comunità" prevalga sempre”.
Anche il gruppo dei Democratici per Marsala, composto dal presidente del Consiglio Enzo Sturiano, dalla capogruppo Ginetta Ingrassia e da Luana Alagna, ha mostrato piena solidarietà al sindaco: “In merito all'episodio spiacevole che ha visto protagonista ieri mattina il sindaco, aggredito verbalmente da un esercente del centro storico, esprimono la propria solidarietà alla persona del Sindaco Alberto Di Girolamo per rimarcare un principio fondamentale: "La violenza verbale e fisica non può e non deve essere uno strumento per manifestare il proprio malcontento".
Dissenso, disagio e critica devono essere sempre espressi in modo rispettoso nei confronti delle istituzioni e di chi le rappresenta.
Ogni gesto incivile e violento è ingiustificabile e troverà sempre le istituzioni e la società civile a respingerlo in modo rigoroso e inflessibile”.
Il PSI, a mezzo del suo capogruppo, Arturo Galfano, condanna l'accaduto e mostra vicinanza al sindaco: “Un gesto - dice Galfano - che impone una riflessione. Si può discutere su posizioni diverse, ci si può arrabbiare e esporre il proprio pensiero ma senza mai perdere la civiltà e l'educazione che ognuno di noi dovrebbe avere. Il Partito Socialista condanna il gesto e invita ad abbassare i toni esprimendo solidarietà al sindaco. La dialettica politica deve riportarci ad un quadro sereno Amministrazione".
Non si perda di mira il buon senso e le ragioni di opportunità che devono essere le prime espressioni caratterizzanti di una condotta civile e rispettosa verso l'essere umano, anche se questo è un sindaco. Ci possono essere crisi idriche o economiche, emergenze rifiuti o problematiche di altro ordine e natura, si può e si deve manifestare il proprio pensiero e malcontento con buona educazione, esprimendo idee e concetti che esulino dalla violenza, fisica e verbale.
Questo il comunicato del gruppo consiliare dell'Udc:
“ E’ inimmaginabile e da noi stigmatizzato pensare di manifestare il proprio dissenso, la propria rabbia, la propria insoddisfazione, il proprio disagio con espressioni di violenza anche solo verbale. La vita democratica ci consente la possibilità di manifestare sempre il nostro pensiero in maniera libera. Facendolo civilmente risulta più efficace e, sicuramente, produrrà effetti migliori. Comunichiamo tutta la nostra vicinanza personale e di consiglieri comunali ad Alberto Di Girolamo, Sindaco della città di Marsala, senza per questo sottrarci ai doveri derivanti dal nostro ruolo che ci impongono di segnalare le situazioni di criticità riscontrate dalla cittadinanza, come puntualmente avvenuto giovedì scorso in Consiglio Comunale, relativamente alla crisi idrica di questi giorni.