Sulla testata on-line di TP24.it lo scorso 8 agosto è stato pubblicato un articolo sull'Ing. Pietro Giacalone, ex dirigente del Comune di Petrosino.
La notizia emergerebbe da una delibera della G.M. del detto Ente.
Orbene, poichè nei vostri articoli veniamo citate per la nostra qualità di difensori dell'Ing. Pietro Giacalone, ci preme precisare quanto appresso.
La delibera della G.M. da voi citata è un normale atto amministrativo di quell'Ente, che ha ritenuto di resistere nel giudizio di appello proposto dall'Ing. Giacalone per la riforma della sentenza n.777/2016 emessa dal GOT presso il Tribunale di Marsala Dr. M. Bellomo.
Va innanzi tutto smentito il titolo dei vostri articoli che, oltre ad offendere l'onorabilità di un cittadino, non è veritiero.
Per amore della verità preme precisare altresì che l'Ing. Giacalone non si è reso moroso nei confronti del Comune di Petrosino perchè ha sempre puntualmente corrisposto allo Stato e al Comune tutte le imposte e tasse.
Nei 21/12/2013, 21/05/2014 e 26/09/2014 sono state notificate all'Ing. Giacalone ingiunzioni di pagamento per consumo idrico per gli anni 2004, 2005 e 2006, rispettivamente, pari a euro 8.811,00, euro 24.241,00 ed euro 11.408,00 per complessivi euro 44.460,00.
Stante l'enormità della richiesta l'Ing. Giacalone ha impugnato , per i motivi esplicitati nei rispettivi atti di opposizione,dette ingiunzioni sostenendo che le somme non erano dovute.
Due Giudici togati del Tribunale di Marsala, La Dr.ssa M. Sajeva e la Dr.ssa Roberta Vaccaro, hanno annullato le ingiunzioni di pagamento emesse in danno dell'Ing.Giacalone relativamente agli anni 2005 e 2006.
Il Dr. Bollomo, invece, in parziale accoglimento dell'opposizione proposta dall'Ing.Giacalone, ha ritenuto non dovute le somme richieste a titolo di canone fognario e di depurazione, confermando nel resto l'ingiunzione di pagamento emessa per il complessivo importo di euro 8.811,00 , da decurtare del canone fogniario e di depurazione, somma ben lontana dai 20.000,00 euro indicati negli articoli comparsi sulle Vostre testate giornalistiche.
Non è pretestuoso, ad avviso delle scriventi, rilevare la faziosità, e per alcuni tratti, l'offensività degli articoli, sol se si considera che, da una normale attività dell'Ente, si qualifica "moroso" un cittadino, specificando tra l'altro che trattasi di "un importante funzionario comunale del settore tecnico ", che tale non è.
Se esercitare il diritto di opporsi ad una ingiunzione di pagamento, per fare valere le proprie ragioni avverso la richiesta di una cifra a dir poco abnorme per consumo idrico per uso domestico per un anno solare, significa non "volere pagare le bollette dell'acqua", così come enfaticamente sostenuto nell'articolo, allora è vero, l'Ing. Giacalone non vuole pagare 8.811,00 euro per il servizio idrico integrato per l'anno 2004.
Se, invece, anche l'Ing. Giacalone ha ancora diritto a fare valere, avanti l'Autorità Giudiziaria, le proprie ragioni, allora definirlo il "moroso" è altamente offensivo e lesivo della dignità e dell'immagine del nostro assistito e, fin d'ora, il nostro assistito si riserva ogni e qualsiasi azione a propria tutela.
Considerato, peraltro, l'attenzione che le testate in indirizzo rivolgono alle pubblicazioni all'Albo Pretorio del Comune di Petrosino, per trarne, senza verifica alcuna, articoli ad "effetto", forse avrebbero dovuto attenzionare anche la delibera di G.M. n.64 del 29/3/2017 con la quale il Comune di Petrosino ha affidato, sempre all'Avv. Ruccione, l'incarico di proporre appello avverso la sentenza n. 127/2017, emessa dal Tribunale di Marsala in composizione monocratica nella persona del G.U. Dr.ssa Roberta Vaccaro, con la quale è stata integralmente annullata, su opposizione proposta dall'Ing. Giacalone, l'ingiunzione di pagamento n.328 del 21/5/2014,emessa dal Comune di Petrosino contro il predetto nostro assistito per il pagamento del servizio idrico integrato relativo all'anno 2005,quantificato,per quel solo anno, n euro 24.241,00, statuendo che il nostro assistito deve, esclusivamente, l'equivalente del consumo di mc.182,50 di acqua.
Ma forse doveva essere solo un articolo contro l'Ing. Giacalone?
Il dovere di cronaca è sacrosanto, ma è altrettanto sacrosanto dovere del cronista verificare, prima di pubblicare l'articolo, le notizie acquisite direttamente o fatte pervenire già "pre-confezionate".
Avrebbero così, i firmatari degli articoli, potuto accertare che esiste un terzo ricorso proposto dall'Ing. Giacalone, relativo all'ingiunzione di pagamento per il servizio idrico integrato relativo all'anno 2006, con la quale era stato richiesto il pagamento della somma di euro 11.408,00 a titolo di servizio idrico integrato per l'anno 2006. L'Ing. Giacalone, che ha avuto la "tracotanza" di opporsi anche a quell'ingiunzione di pagamento, ha visto riconosciute le proprie ragioni tant'è che il Tribunale di Marsala, con sentenza n. 346/2016 (Giudice togato Dr.ssa M-Saieva), ha disposto l'annullamento dell'ingiunzione di pagamento con condanna del Comune di Petrosino al pagamento delle spese di lite.
Tale ultima sentenza non è stata impugnata dal Comune di Petrosino ed è passata in autorità di cosa giudicata. Il Comune non ha a tutt'oggi provveduto al pagamento delle spese di lite, in esecuzione del detto titolo esecutivo, ma ciò non autorizzerebbe nessuno, neppure la stampa, a definirlo il "moroso", termine che, così come utilizzato nel contesto dell'articolo è, si ripete, altamente offensivo.
L'enfatizzare, poi, la condanna in primo grado riportata dal nostro assistito in altre vicende giudiziarie, che lo hanno visto assolto con formula piena da diverse sezioni del Tribunale fisicamente diversamente composte e reintegrato in servizi, denota forse mancanza di altre notizie, o non volere pubblicare notizie più interessanti che riguardano fatti relativi al detto Ente che, sicuramente, avrebbero più eco.
Quanto, poi, al giudizio innanzi al Tribunale del Lavoro, non sarà sfuggito all'arguto redattore dell'articolo, benchè si sia guardato bene dal pubblicarlo, che vero è che il Giudice ha respinto la domanda dell'Ing. Giacalone sotto il profilo della mancanza dell'impegno di spesa, ma è altresì vero che ha disposto la compensazione delle spese di lite sotto il profilo che l'Ing. Giacalone aveva eseguito il compito affidatogli e che aveva altresì proceduto ad apportare al piano tutte le modifiche richiestegli dal C.C. dell'epoca.
Si chiede pertanto che , nel rispetto del diritto di cronaca e del paritario diritto alla dignità personale, vengano pubblicate per intero le precisazioni di cui sopra, con la specifica che l'Ing. Giacalone non è il "moroso" così come dispregiativamente descritto nell'articolo di TP24.it, e che lo stesso stà esercitando un diritto costituzionalmente garantito, con riserva di ogni e qualsiasi azione nei confronti di chi sarà ritenuto responsabile ove la presente non dovesse sortire alcun effetto a precisazione delle pubblicazioni dell'8 agosto 2017.
Distinti Saluti
Avv.Cira Anna Rini
Avv. Rosalba Genna
I legali di Giacalone non fanno che confermare la correttezza di quanto abbiamo scritto. La fonte del nostro articolo è una delibera di Giunta pubblicata sull'albo pretorio del Comune di Petrosino. E' proprio nella delibera che si legge "circa 20.000 euro". Ognuno ha diritto di contestare il pagamento di tasse e tributi che ritiene ingiusti, così come è un diritto di cronaca raccontare questa vicenda se riguarda un Comune e un funzionario che lavora nello stesso ente.
La redazione