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25/08/2017 06:00:00

"Adesso bruciate anche noi", oggi allo Zingaro la marcia per dire no ai crimini ambientali

"Adesso bruciate anche noi", è questo il nome della marcia contro gli incendi, marcia per dire no allo scempio di questa estate che partirà proprio dalla Riserva dello Zingaro, luogo simbolo della natura in provincia di Trapani e ancora una volta, purtroppo, bruciata dalla mano criminale.

Sono oltre 40 le associazioni che questo pomeriggio si daranno appuntamento alla Riserva Naturale dello Zingaro per dare un segnale forte e per lottare contro chi sta devastando il patrimonio naturale della Sicilia. Alla manifestazione cui aderiscono WWF, Legambiente Sicilia, Federparchi e tante altre associazioni e cittadini che si uniranno per dire un 'no' ai crimini ambientali e all'illegalità, prenderà parte anche il presidente del Parco dei Nebrodi e Federparchi Sicilia, Giuseppe Antoci, in prima linea nella lotta agli incendi che hanno devastato il territorio siciliano. 

Il raduno dei partecipanti è previsto alle 17:30 lato Scopello, la partenza, invece alle 18.30 da questo ingresso e alle 17.30 dall’ingresso lato San Vito. Il programma prevede l'incontro dei due rami del corteo di fronte al Museo Naturalistico e la creazione di un’installazione naturale e permanente con i sassi che ciascun partecipante porterà con sé a ricordo di questa Seconda Marcia allo Zingaro, dopo la prima del 1980 che ne aveva segnato l’istituzione.

Con questa manifestazione i partecipanti intendono chiedere l’istituzione di una commissione di inchiesta e la creazione di un pool di magistrati che indaghino sulle cause e sui colpevoli di quanto avvenuto questa estate, maggiore prevenzione e controllo del territorio  con l'utilizzo di nuove tecnologie e una gestione più efficiente e produttiva delle risorse.

Al termine ci saranno delle danze popolari mediterranee del gruppo “I Figli del Sole” di Trapani, mentre il "Collettivo Artisti Protezione Ambiente" realizzerà dei murales sulle mura perimetrali dello stadio comunale di Castellammare del Golfo.  

 Tra i partecipanti Massimo Fundarò, ambientalista, esponente nazionale di Sinistra Italiana: «Il sistema regionale di prevenzione degli incendi e di gestione delle riserve e dei boschi siciliani non funziona. Costa tanto, circa 400 milioni di euro, ha prodotto migliaia di lavoratori precari, e non ha impedito che quest'anno andassero a fuoco più di 20.000 ettari di vegetazione. Occorre una riforma radicale del settore che dia stabilità ed efficienza al lavoro forestale ed assicuri la protezione del nostro patrimonio boschivo. Chiediamo al governo nazionale – conclude Fundarò - di rinunciare ad un caccia militare F35 per acquistare 20 Canadair. E costituire così flotte pubbliche regionali dedite allo spegnimento degli incendi».

Legambiente Sicilia fa un appello invitando tutti i siciliani onesti, amanti della propria terra, a mobilitarsi. "Non si può stare fermi, inermi e vedere il nostro futuro distrutto, incenerito. Dobbiamo fermare gli incendi! Chiediamo a tutti i quelli che amano lo Zingaro, (distrutto dal fuoco ancora una volta lo scorso 22 luglio), prima riserva istituita in Sicilia e, quindi, luogo simbolo, di partecipare alla marcia che si terrà venerdì 25 agosto per dire ai vigliacchi che stanno distruggendo il nostro paesaggio e le nostre aree naturali: "Adesso bruciate anche noi!"