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25/08/2017 08:27:00

Marsala, tour Cinque Stelle. I grillini vogliono la Regione

Piazza della Repubblica ieri sera si è riempita piano piano, qualcuno era lì, invece, da un po'. Aspettavano i tre grillini che stanno girando, con il loro camper elettrico, tutta la Sicilia. Sono Giancarlo Cancelleri, candidato in corsa alla presidenza della Regione, Alessandro Di Battista, portavoce alla Camera dei Deputati, Luigi Di Maio, vice presidente della Camera.

Un tris per una squadra, quella dei candidati deputati, che vorrebbe governare la Sicilia. La chiamano “rivoluzione dolce”, una rivoluzione che parta dai simpatizzanti, dagli attivisti, dal popolo disinnamorato dalla politica e che loro vorrebbero abbracciare, “noi non facciamo ciò che ci conviene, facciamo ciò che è giusto”, così Di Battista scalda la folla.

Per Di Battista non ci sono nemici, non lo è Renzi, né Crocetta, nè Cuffaro ma vogliono rompere quel sistema di sudditanza che, secondo i grillini, c'è tra il popolo siciliano e la vecchia politica.

 Se la prendono con la stampa, “non è libera, legata alle banche e al potere politico. Ci danno tutti contro”. Lo ripetono in ogni piazza: in Sicilia non hanno avversarsi, “l'unico avversario siamo noi stessi, basta con quelli che votano sempre gli stessi politici, noi siamo diversi, dateci un'occasione poi se falliamo non ci voterete più”. Ritornano spesso, i pentastellati, sulla stampa non libera, quella che gli da contro a
prescindere per prese di posizione ben delineate. E' anche vero, però, che nella giornata di ieri, prima del comizio, la stampa, e in particolare
questa testata, ha cercato di intervistare i tre del movimento, per capirne i programmi, per far leggere ai cittadini quello che vogliono, concretamente, realizzare in una Regione che a Cinque Stelle non lo è stata mai. Capire anche lo stato d'animo, le speranze, le aspettative del candidato alla presidenza siciliana. Picche.

 La stampa avrebbe voluto dialogare con chi la sera si sarebbe apprestato a parlare con la folla ma ci è stato detto che lo avrebbero fatto solo a comizio concluso e a gadget venduti, con i quali si autofinanziano. Impossibile. Cancelleri fa avvicinare una ragazza e la invita a chiedere cosa vorrebbe, che nei primi mesi di governo pentastellato si realizzasse, risposta: i trasporti. Applausi e un coro di “ bravi”, poi ci si sposta sui tagli degli stipendi ai deputati al fine di realizzare un fondo che consenta ai giovani laureati di formarsi all'interno della Pubblica Amministrazione con appositi stage. In previsione anche un fondo per le giovani mamme lavoratrici autonome, ricavato da una tassa creata ad hoc per chi sarà responsabile di disastri ambientali in Sicilia: “ogni voto sarà un martello, dateci il martello e inchioderemo tutti alla porta e alle loro responsabilità”.

La piazza si è riempita, Di Maio sposta l'attenzione su Roma, sul Parlamento e su quello che i grillini hanno portato a compimento nonostante la casta. Sul programma bisogna attendere, non viene sviscerato in piazza, verrà articolato grazie ai suggerimenti e alle idee dei cittadini. Oggi i cinque stelle ritornano a mettersi in viaggio per un'altra tappa del loro tour in camper, niente auto blu, niente proseliti che riempiono gli alberghi, niente privilegi, ci tengono a sottolineare.