L'emergenza idrica che ha colpito la Sicilia causando gravi danni all'agricoltura è stata oggetto di una interrogazione all'Ars presentata dal deputato marsalese Stefano Pellegrino. Una interrogazione urgente a risposta scritta – indirizzata al Governo Regionale - riguardante le misure adottate (o ancora da adottare) per far fronte all’emergenza che ha investito la regione nei mesi estivi.
Nei primi mesi del 2017, infatti, si è rilevato un innalzamento della temperatura (+3,2 gradi) che – associato ad un dimezzamento delle precipitazioni (-53% rispetto alla media dei precedenti mesi di giugno) – ha comportato gravi conseguenze all’economia agricola. Questa intesa in tutti i suoi settori, dalla viticoltura all’industria casearia.
Per questo motivo Pellegrino – tenuto conto dell’importanza del comparto nell’economia dell’Isola - ha presentato un’interrogazione nella
quale ha preteso sia data risposta circa le iniziative intraprese a sostegno degli agricoltori, in particolare dei viticoltori, e circa le azioni
poste in essere dall’Amministrazione Regionale nei confronti dello Stato, come la richiesta dello stato di calamità e l’irrogazione di sussidi tratti
dal fondo di Solidarietà Nazionale. Nei giorni successivi, l’Assessorato all’Agricoltura ha diramato una nota, indirizzata a tutte le imprese agricole siciliane, con la quale invita le stesse a segnalare gli eventuali danni cagionati dalle avverse condizioni meterologiche.
“Grazie all’imprenditoria agricola – sostiene Stefano Pellegrino – traggono sostentamento numerose famiglie. Si tratta di un vero e proprio
indotto che coinvolge i proprietari dei fondi, gli operai, le imprese che commercializzando macchinari agricoli, i produttori di concimi fino ai venditori al dettaglio. Impossibile il solo pensare di lasciare allo sbando il settore. Il riscontro dell’Assessorato alla mia interrogazione va
interpretato come risposta ad un bisogno specifico di cui mi sono fatto portavoce. Spero si tratti di un atto propedeutico a dare, effettivamente, una mano ad un comparto produttivo così importante e, tuttavia, così in difficoltà".