A Marsala l'estate si è chiusa anzitempo, è finita lunedì scorso alle 11.00. Vi chiederete, come mai proprio di lunedì e alle 11? La risposta a questa domanda ce l'hanno data alcuni turisti che, in spiaggia, a metà mattinata, mentre stavano prendendo il sole in tutta tranquillità, si sono imbattuti in un trattore gommato con rimorchio, - la moda dell'estate 2017 sulle spiagge di Marsala, Petrosino e Mazara (cliccate sul nome delle città per leggere gli articoli) -, con a bordo gli addetti della ditta New System Service - titolare dell’appalto per la pulizia - intenti a ritirare i cestini e i contenitori per i rifiuti che costituivano le mini isole ecologiche.
“Eravamo arrivati in spiaggia da poco, e non appena visto quel trattore che portava via i cesti colorati per la raccolta dei rifiuti, - ci è stato detto da alcuni turisti per la prima volta a Marsala - siamo rimasti increduli. Abbiamo avuto la sensazione di essere di troppo in spiaggia. Se li ritirano significa che non c'è più un servizio di raccolta dell’immondizia e questo vuol dire che si ritiene finita la stagione balneare e la fruizione delle spiagge nonostante le bellissime giornate”.
Se lunedì scorso la ditta incaricata della pulizia ha ritirato l’attrezzatura per mantenere pulita la spiaggia, c’è qualcosa che non torna visto che doveva garantire il servizio quotidiano dal 15 giugno al 30 settembre, ma evidentemente Marsala città turistica ha dei limiti temporali ben più stretti rispetto a quelli stabiliti ad inizio stagione. Una conferma di come solo a parole si sostiene la città votata al turismo.
Delle spiagge marsalesi, della rimozione della posidonia e degli affari che ruotano attorno all’appalto della pulizia ci siamo occupati sulle pagine di Tp24 e lo abbiamo fatto con una nostra inchiesta che potete leggere qui. Intanto, proprio su quanto abbiamo scritto, dal comune di Marsala fanno sapere qual è il loro punto di vista sui diversi punti da noi sollevati.
Sull’inizio dei lavori di pulizia delle spiagge, secondo quanto riportato sono iniziati in anticipo rispetto agli anni precedenti ed esattamente il 4 maggio 2017. Per quel che riguarda l’installazione delle mini isole ecologiche, si afferma che è stato seguito l’iter delle tre fasi dell’appalto: pulitura generale dell’arenile; collocazione dei cestini e poi la terza e ultima, la pulizia giornaliera e la sistemazione delle isole avvenuta il 1° luglio nel rispetto delle tre fasi.
Sul trattamento della posidonia viene riferito che è avvenuto seguendo le normative disposte dall’assessorato regionale Territorio e Ambiente. Sui mezzi utilizzati dalla ditta c’è stata una puntualizzazione: hanno rispettato i requisiti richiesti e sono stati tutti utilizzati per le operazioni di pulizia, tranne uno destinato al trasporto della pulispiaggia perchè era guasto e disponibile dal 18 luglio. Il servizio, però, non si è fermato - fanno sapere - grazie all’utilizzo della pulispiaggia Supramax già attiva alle 5 del mattino anziché le 6.
Sul ribasso della ditta del 35,55%, per ottenere l’appalto, non è stato riscontrato nulla di anomalo, anche perché - è stato detto - le verifiche si fanno con almeno 5 partecipanti alla gara e in questa non c’erano. Il mancato introito della fidejussione del 2% si spiega con il fatto che non sarebbe stato commesso “dolo o colpa grave” visto che la ditta aveva i mezzi ma, che a causa dei trasporti non sono arrivati in tempo per le verifiche.
Riguardo all’appalto della stessa ditta con il Comune di Grado, dove, secondo quanto ricostruito dai carabinieri si raccoglieva la posidonia e poi si ributtava in mare, è stato detto che in sede di gara, sul portale dell’Anac non c’era nessuna annotazione che riguardasse la New System Service.
Infine, i lavori di rimozione della posidonia al lido Covo della Saracena, sarebbero stati autorizzati dall’assessorato Regionale Territorio Ambiente. Insomma, risposte e chiarimenti in alcuni casi, forse, convincenti, in altri meno. Nel frattempo, così come iniziata, con i trattori in spiaggia tra i bagnanti, finisce anticipatamente l’estate 2017.