La legislatura targata Rosario Crocetta è al suo giro di boa, mancano poco più di 50 giorni e continuano le sue piroette impazzite.
Pioggia di nomine per piazzare i suoi fedelissimi, a cominciare dalla nomine ai vertici degli Istituti autonomi case popolari. Nel frattempo ha fatto fuori un suo assessore, Carlo Vermiglio, delega ai Beni Culturali. La presenza in Giunta allora fu voluta da Nino Germanà che però nelle ultime settimane ha rinforzato le fila di Forza Italia. Crocetta ha chiesto a Vermiglio di candidarsi nella sua lista, il Megafono, pare che Vermiglio si sia nettamente rifiutato e allora ecco l'esclusione dalla Giunta regionale. Perennemente riunita nelle ultime ore.
Crocetta non vede nulla di strano nella sua chiamata alle armi di tutti gli assessori uscenti: “Il nostro è un governo politico e quindi ho chiesto a tutti gli assessori di impegnarsi in prima persona nelle prossime elezioni regionali perchè abbiamo il dovere di creare tutte le condizioni possibili per vincerle. Abbiamo il dovere di portare avanti l'impegno di questi cinque anni di governo nelle liste dell'intera coalizione di centrosinistra”. Effettivamente tutti gli assessori del governo Crocetta sono in corsa per la coalizione di centro sinistra, ad esclusione dei tecnici come Vania Contraffatto e Alessandro Baccei.
Crocetta a fine legislatura piazza i suoi fedelissimi, inizia dallo Iacp: Francesco Calanna a Messina, Enrico Vella a Caltanissetta, Rosario Adreanò a Enna, Cristina Foti a Catania, Salvatore Giarratana a Palermo e Loredana Lauretta a Ragusa.
A pensare di adire le vie legali per la tornata di nomine è il deputato regionale forzista, Marco Falcone: “Un assalto al potere che non ha eguali, una distribuzione di poltrone che in campagna elettorale potrebbe addirittura fare prefigurare il reato di voto di scambio”.
Non ha paura Crocetta di un esposto alla Procura ed è pronto a procedere con le nomine dei direttori generali di Sas e Seus.
A non navigare in acque tranquille pure il Movimento Cinque Stelle, la sospensione delle regionarie ha creato caos, il blog è in silenzio, detta la linea.
Luigi Di Maio è con il candidato Giancarlo Cancelleri, sono ore difficili ma nessuno sconfessa la candidatura del grillino: “Stiamo partendo per un'altra giornata di incontri in Sicilia con sindaci, categorie, imprese e persone che ci chiedono aiuto. Giancarlo Cancelleri è il nostro candidato alla Presidenza della Regione. Come tutti gli altri candidati scelti con le regionarie".
Ed è lo stesso Cancelleri che fa sentire la sua voce: “Sono e rimango il candidato del Movimento 5 Stelle alla presidenza della Regione siciliana".
Il candidato del centro sinistra, Fabrizio Micari, ha iniziato la sua corsa per la presidenza, secondo le sue fonti i sondaggi hanno ribaltato la situazione: prime le liste del centro sinistra con il 31% a cui andrebbero aggiunti i voti del megafono, secondi ci sarebbero i Cinque Stelle con il 30%, terza la coalizione di centro destra con il 27.5%
La distanza è davvero di pochi punti percentuali tra gli schieramenti, sarà possibile un cambio di tendenza. Tutto dipenderà dalla campagna elettorale e dai programmi.
A costruire la sua Giunta, ai limiti dello scoop del momento, è il candidato presidente Vittorio Sgarbi. Dal cantante Morgan a Piero Chiambretti adesso i nomi sbucati fuori sono quelli di Vladimir Luxuria e di Ferdinando Imposimato: “ Nella mia squadra vorrei anche Vladimir Luxuria, la Sicilia deve diventare meta di turismo gay". "Alle pari opportunità metto un maschio". "Resto candidato al 100 per cento, Berlusconi mi voleva assessore alla Cultura". Qualcuno ci deve aiutare assai, la Sicilia è diventata anche terra di irrimediabile velleità libidinosa.