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15/09/2017 06:00:00

Regionali in Sicilia, Crocetta imbarazza il Pd. Stefano Pellegrino sceglie Forza Italia

 Rosario Crocetta non lo hanno fatto candidare a presidente della Regione. Renzi è riuscito a stoppare l'insano gesto, per il resto non rimane che alzare le braccia. Il Presidente, però,  agisce con ripicca: siamo sicuri che cercherà di aiutare la sua stessa coalizione a vincere? Al momento i fatti dicono il contrario, con situazioni di imbarazzo perfino in Giunta.
Dopo le nomine all'Iacp è la volta del Fondo Pensioni, Crocetta nomina due super amici: Roberto Barbieri e Giuseppe Amato che prendono il posto del dimissionario Salvatore Sammartano.
Due fedelissimi per Crocetta che fa incetta di nomine facendo storcere il naso al Partito Democratico. Altro che semestre bianco, la legislatura di Crocetta termina con l'arcobaleno.
Sulle nomine si è espresso Fabrizio Micari, candidato presidente per la coalizione del centro sinistra: “La campagna elettorale è un momento particolare, troppi spostamenti e nomine contribuiscono a minare la fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni. Bisogna fare molta attenzione".
Tutti ci sono arrivati, tranne l'isterico Crocetta.

L’infornata di nomine del presidente della Regione Rosario Crocetta arriva a toccare anche Trapani. In particolare, l’Istituto Autonomo Case Popolari. Fino a qualche giorno fa il commissario era Vincenzo Spartà di Paternò. Crocetta ha anticipato i tempi e ne ha scelto uno nuovo. Formalmente la nomina è un atto di giunta. Nei fatti è una decisione del Presidente della Regione. E’ stato così nominato al vertice dello IACP di Trapani il geometra Salvatore Gueli di Raffadali. Il presidente l’ha nominato commissario anche in alcune SRR  siciliane.

Il rettore dell'Università di Palermo ha incontrato i giovani professionisti “Gererazione next”, con loro pensa di costruire un percorso di squadra per affrontare le criticità del mondo lavorativo giovanile.
Per raggiungere Generazione next basta cliccare su facebook e trovare la pagina attiva, non esclude Micari che questo contenitore politico possa avere le giuste energie diventando una lista forte, formata da giovani, che non hanno mai fatto politica attiva, che intendono spendersi per il proprio territorio.

E il governo Crocetta sta per chiudere il sipario con un non idilliaco cambio di assessore, dopo le dimissioni, indotte, di Carlo Vermiglio il Presidente anziché assumere ad interim le deleghe, come buon senso avrebbe suggerito, ha deciso di nominare l'assessore.
Le dimissioni di Vermiglio sono state formalizzate in seguito alla pressione esercitata da parte di Crocetta per la candidatura dell'assessore dentro la lista del Megafono, adducendo la necessità che tutti gli assessori venissero candidati per rendere la coalizione del centro sinistra più forte e competitiva.
A sostituire Vermiglio un'altra fedelissima di origini messinese, Aurora Natarianni.

La competizione elettorale è aperta, i candidati sono in corsa, riunioni e incontri fino a notte fonda. I candidati del PD avranno di che inventarsi per cercare di far dimenticare un presidente che non li ha aiutati nemmeno nella fase finale di questa legislatura, forse meglio non nominarlo proprio.

Chi sa leggere la politica, però, ha il dovere di raccontare che proprio questo Partito Democratico ha messo ai margini Crocetta, è riuscito a non farlo interferire in settori di pieno risanamento come quello della Sanità. I dem sono riusciti a fargli fare un passo indietro per una candidatura annunciata che avrebbe portato al suicidio di tutta la coalizione. E' stato il governo un po' mimo e un po' farsa, poi c'era e c'è chi ha davvero lavorato ore intere sulle proprie deleghe, il cui obiettivo era il risanamento dei conti della Sicilia passando per il rifacimento dell'intera Rete Ospedaliera.
Il Partito Democratico qualcosa in questa campagna elettorale dovrà pure inventarsi pur di far dimenticare le nomine, appena ufficializzate, da parte di un governatore che avrebbe dovuto fare altro. 
Queste nomine non sono frutto di un governo regionale ma del Presidente che si sta facendo la sua personale campagna elettorale. Ma non aveva detto che da solo può raggiungere il 23%? I numeri non saranno il suo forte.

Crocetta può stare sereno non è l'unico a fare gaffe, anche Giancarlo Cancelleri ha alzato un polverone per una uscita infelice.
Durante la presentazione del designato assessore all'agricoltura, Federica Argentati, la battuta è stata: “ la terra dà i frutti come la donna fa i figli”.
Uscita infelice, siamo certi che si sia trattato di un difetto verbale di comunicazione e che il pensiero, rimasto inespresso, sarebbe stato altro. Cosa devono o non devono fare le donne riguarda loro e non il Cancelleri di turno. Le femministe si sono scatenate, tutte contro il candidato presidente grillino, ondate di donne contro una frase interpretata male.

Cresce la lista “Arcipelago Sicilia” voluta dal sindaco di Palermo Leoluca Orlando.  La campagna elettorale sarà svolta quasi tutta via web, attraverso i social: “Con questa campagna vogliamo stimolare prima di tutto una riflessione e un dibattito fra i siciliani e le siciliane. Vogliamo ricordare a tutti che gli attori del cambiamento possibile siamo noi, ognuno di noi a partire dal nostro modo di vedere e relazionarci alla Sicilia e ai nostri concittadini.”

Iniziano a prendere forma le liste dei partiti delle due coalizioni di centro destra e di centro sinistra in provincia di Trapani.
Per il Partito Democratico pronti i tre big: Baldo Gucciardi, Giacomo Tranchida, Paolo Ruggirello. Quest'ultimo ha confermato ai nostri microfoni la sua candidatura dentro le fila dei dem per un confronto diretto, numerico, con i suoi avversati di partito. Presto i nomi delle due donne in corsa.

Dalle parti di Forza Italia ha formalizzato la sua adesione al partito Stefano Pellegrino.
La lista azzurra sarà composta da Giuseppe Guaiana, Stefano Pellegrino e Toni Scilla. Ancora incertezza sulle quote rosa.
Compiacimento esprime il coordinamento provinciale di Forza Italia: “L'adesione dell'Onorevole Stefano Pellegrino a Forza Italia è per noi motivo di grande soddisfazione. Gli auguriamo buon lavoro e gli diamo il nostro benvenuto, sicuri del fatto che saprà mettere in luce, con grande evidenza, le competenze e le capacità che ha sempre dimostrato”.

LA REPLICA DI CROCETTA.  “Non esiste il divieto all’esercizio dell’attività di governo esiste invece l’obbligo e ad esso ci atteniamo, ad operare fino all’ ultimo giorno assicurando la governabilità e il rispetto delle leggi. La polemica più strumentale, penso l’abbia fatta l’on. Marco Falcone quando mi invita a non nominare il nuovo Assessore ai Beni Culturali. E’ singolare che un rappresentante di una forza politica, fuori dalla coalizione di governo, intervenga su una scelta che non può che essere del Presidente. legittimamente titolato ad indicare i componenti della Giunta”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta. “Tale nomina, del resto, decadrà automaticamente quando sarà proclamato nuovo il nuovo Presidente. Quella poi del Ciapi e le varie contestazioni sui precari, sono veramente assurde – ha aggiunto -. Il collegato alla finanziaria è stato esitato il 12 agosto 2017 ed ha previsto risorse per l’impiego dei lavoratori degli sportelli multifunzionali presso il Ciapi. Nel mese di agosto gran parte dei dirigenti e dei funzionari della pubblica amministrazione erano in ferie, non si capisce, dunque, chi avrebbe dovuto fare gli atti istruttori necessari, chi avrebbe prodotto i necessari pareri tecnici per completare il conseguente percorso amministrativo. Al rientro dalle ferie gli uffici hanno predisposto le necessarie deliberazioni e le stiamo ultimando prima dell’indizione dei comizi elettorali che, ricordo, scattano 45 giorni prima della celebrazione delle elezioni”. Sui forestali, Crocetta ha spiegato: “Stiamo applicando il contratto di lavoro nazionale della categoria, Il confronto sindacale è durato 6 mesi e si è concluso solo adesso, sicuramente se non avessimo applicato dopo la chiusura della trattativa sindacale il contratto nazione si sarebbe realizzata una profonda ingiustizia nei confronti dei lavoratori con non poche strumentalizzazioni dei nostri oppositori. Sinceramente siamo stanchi”.