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25/09/2017 15:16:00

Concorsi truccati: arrestati sette professori universitari per corruzione

 Si sarebbero spartiti cattedre universitarie e avrebbero truccato un concorso. Per questo, con l’accusa di corruzione, sono stati arrestati e messi ai domiciliari sette professori universitari di importanti atenei italiani. Si tratta di Fabrizio Amatucci (Napoli), Giuseppe Maria Cipolla (Cassino), Adriano Di Pi etro (Bologna), Valerio Ficari (Sassari), Guglielmo Franzoni (Lecce), Alessandro Giovannini (Siena) e Giuseppe Zizzo (Castellanza Varese). Tra gli indagati ci sarebbe anche l’ex ministro delle Finanze del governo Dini ed ex ministro del Commercio del governo Prodi, Augusto Fantozzi . Sono tutti insegnanti di Diritto Tributario. Le misure sono scattate a seguito della decisione del gip Angelo Antonino Pezzuti su richiesta dei pm fiorentini Luca Turco e Paolo Barlucchi. Per altri 22 professori è scattata la misura dell’interdizione: non potranno insegnare per i prossimi 12 mesi.


L’inchiesta, che vede indagate 59 persone, è partita dalla denuncia di un candidato all’ultimo concorso per l’abilitazione all’insegnamento di Diritto Tributario. Secondo quanto ha raccontato il candidato, alcuni professori lo avrebbero contattato facendogli pressioni perché ritirasse la propria domanda. L’obiettivo sarebbe stato quello di favorire un altro ricercatore con un curriculum inferiore. I docenti avrebbero promesso al candidato contattato di fargli ottenere l’abilitazione nella tornata successiva. Il ricercatore si è però ribellato e ha sporto denuncia.

Le indagini, spiega una nota della Finanza, avrebbero consentito di accertare «sistematici accordi corruttivi tra numerosi professori di diritto tributario», - alcuni dei quali pubblici ufficiali poiché componenti di diverse commissioni nazionali nominate dal Miur -, finalizzati a rilasciare abilitazioni «secondo logiche di spartizione territoriale e di reciproci scambi di favori», per soddisfare «interessi personali, professionali o associativi».

Questa mattina i finanzieri hanno eseguito oltre 150 perquisizioni domiciliari in uffici pubblici, abitazioni private e studi professionali. Per 7 docenti che figurano tra gli indagati il gip Antonio Pezzuti si è riservato la valutazione circa la misura interdittiva dalla professione all’esito dell’interrogatorio.