La sindrome premestruale è uno dei più comuni problemi di salute che affliggono le donne di età compresa tra i 18 e i 45 anni. Si stima che circa il 50 % delle donne del mondo occidentale comprese in questa fascia di età abbia i sintomi di questa sindrome. Solo il 5% delle donne soffre di una sintomatologia severa da impedire la normale vita quotidiana. I sintomi normalmente cominciano qualche settimana prima dell’inizio delle mestruazioni e migliorano fino all’inizio del ciclo mestruale. Sintomatologie come: ansietà, irritabilità, sbalzi d’umore, voglia di dolci, fatica, mal di testa, gonfiori, aumento di peso, dolore al seno, confusione, depressione, acne, pelle e capelli unti, insonnia, crampi, mal di schiena, nausea, vomito, dolori articolari, stipsi e cistiti.
Recentemente è stato messo in evidenza come la PMS ( sindrome premestruale ) sia legata ad una carenza di progesterone o comunque ad uno squilibrio tra progesterone ed estrogeni.
Per alleviare i fastidi della sindrome premestruale si possono mettere in pratica alcuni semplici accorgimenti:
• Attività fisica; vi sono varie ragioni per cui l’esercizio fisico allevia i sintomi dalla PMS. Il dolore alle caviglie, al seno, ai piedi e alla pancia è spesso dovuto alla ritenzione idrica L’esercizio fisico, grazie all’azione di pompaggio dei muscoli, migliora il flusso di sangue e liquidi dagli organi congestionati. L’esercizio fisico riduce l’ansia e l’irritabilità, è un modo sano e naturale per scaricare lo stress. Questo potrebbe essere dovuto alla produzione, da part del cervello di endorfine , che sono sostanze che hanno effetto “oppiaceo” simile e antidolorifico. L’esercizio fisico, inoltre, migliora la postura. Una migliore postura migliora la tensione muscolare a livello della schiena e collo.
• Alimentazione ; limitare, meglio ancora , eliminare alcuni alimenti migliora lo stato della PMS. I latticini( formaggi, burro) andrebbero limitati, in quanto, interferiscono con l’assorbimento di alcuni minerali importanti come il magnesio, un minerale che allevia i crampi, inoltre il loro alto contenuto di sodio aumenta il gonfiore e la ritenzione idrica. L’alcol depleta l’organismo di alcune vitamine e minerali. L’alcol è tossico per il fegato e può alterare la capacità di metabolizzare gli ormoni causando un livello di estrogeni più alto del normale. Carni grasse, insaccati e cibi salati aumentano la quantità di grassi saturi, sodio ed estrogeni favorendo lo stato acuto della PMS
• Integrazione; generalmente, durante le fasi acute, si ricorre a farmaci antidolorifici. Si è visto che, una corretta integrazione con vitamine (gruppo B, vit C,vit D,) e Sali minerali ( magnesio e calcio) possa ridurre tanto i disturbi creati dalla PMS
Dott. Piccione Giuseppe Fabio
Biologo Nutrizionista