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19/10/2017 06:00:00

Mazara, dragaggio del porto canale: nuove prescrizioni e nuove difficoltà per il Comune

Continuano le disavventure per il porto canale di Mazara del Vallo e le difficoltà per l’Amministrazione. Dopo mesi a dir poco problematici, si presentano nuove scomode situazioni per il Comune e per la cittadinanza mazarese, costretta a subire innumerevoli disagi. La questione è stata seguita anche dalla redazione di Tp24, con le due fasi dell’inchiesta a puntate portata avanti da Alessandro Accardo Palumbo“dragaggio del porto canale: tutto tace, ecco perché”. Il Comune, ad oggi, si ritrova a dover fronteggiare alcune parziali modifiche al provvedimento che vietava lo scarico di liquami ricavati dal dragaggio del porto canale nella tanto discussa Colmata B, nei pressi del litorale di Tonnarella; le modifiche sono state messe in atto dal dirigente generale dell’assessorato Territorio e Ambiente, Rosaria Barresi.
Ricordiamo che il sito Colmata B è da considerare ‘di importanza nazionale’ per la presenza del Fratino e del Fraticello, specie di uccelli che nidificano proprio nella zona paludosa: un sito in cui è vietato depositare agenti inquinanti o dannosi per la fauna locale.
Sarà quindi compito del Cnr (consiglio nazionale delle ricerche) indicare le giuste procedure da adottare e il luogo da impiegare per lo smaltimento dei famosi fanghi all’interno della Colmata B, in cui è possibile attuare solamente lo stoccaggio dei sedimenti di classe A1 e A2.
In base alle relazioni pubblicate dall’IAMC Cnr di Capo Granitola si evidenzia in particolare che i fanghi classificati come B1-B2 o C1-C2 sono da ritenersi ‘inquinanti’ , liquami che la zona della Colmata B non è idonea a ricevere a causa dell’impermeabilizzazione laterale e del fondo richiesto dalla normativa vigente. E i fanghi provenienti da un eventuale dragaggio del porto canale, sempre secondo la stessa relazione pubblicata dal Crn di Capo Granitola, sono stati classificati come di classe B1.
Quindi, questi lavori di dragaggio - prima posticipati a inizio estate, poi a settembre e ancora attesi - secondo le modifiche attuate dal dirigente Barresi, oltre che dei sopracitati elementi, dovranno tenere conto del loro inevitabile impatto ambientale: non potranno essere effettuati durante il periodo della nidificazione dei volatili, tra l’altro tutelati dalle direttive ambientali europee. Altra novità riguarda l’allestimento di una grande recinzione - circa 120 mila metri quadri - utile a delimitare l’intera area dei lavori.
Per far fronte a queste nuove prescrizioni ci sono però degli impedimenti “principalmente sotto il profilo finanziario”, come sottolinea il vice sindaco e assessore ai Lavori Pubblici del Comune, Silvano Bonanno. Le spese per far fronte alla realizzazione di questa recinzione, infatti, non sarebbero a carico della Regione, che ha solamente l’onere di ricoprire i costi dei lavori di dragaggio del porto canale, ma sotto la responsabilità del Comune di Mazara.