Per quasi due anni è rimasto a porte chiuse, perchè non c'erano medici per riaprirle. Ma da novembre il punto nascita di Pantelleria, la più a Sud delle isole siciliane assieme a Lampedusa, riapre i battenti. E i bambini potranno ricominciare a nascere. Dopo l'appello dell'Asp di Trapani che, dopo numerosi bandi andati a vuoto, aveva lanciato un nuovo avviso per reclutare pediatri e neotalogi in tutta Europa, alzando il compenso da 70 a 90 mila euro all'anno, sono arrivate nove richieste di professionisti disposti a trasferirsi almeno per un anno nel piccolo ospedale pantesco. Tra loro anche un medico francese, uno da Rimini e un altro da Roma.
Ad annunciarlo è il manager dell'Asp di Trapani, Giovanni Bavetta, alla vigilia delle Regionali del 5 novembre che vedono candidato nel collegio di Trapani l'attuale assessore alla Salute Baldo Gucciardi: “I primi giorni del mese di novembre - dice Bavetta - sarà riaperto il punto nascita di Pantelleria. Manteniamo un impegno preso con i cittadini di questa isola, e in particolare con le future madri, di tornare a partorire nell’ospedale Nagar, in sicurezza ma senza i disagi che comportava il doversi trasferirsi nei presidi ospedalieri della terraferma”.
Un annuncio fatto durante un incontro sullo “Sviluppo rete ospedaliera nell’isola di Pantelleria”, alla presenza dell’assessore regionale Gucciardi, del sindaco Salvatore Gino Gabriele, del presidente del consiglio comunale Sandro Casano e di numerosi cittadini. “Nei mesi scorsi – ha detto il commissario – l’Asp ha dovuto sospendere temporaneamente l’attività del punto nascita per le criticità gestionali dovute al mancato reperimento di risorse umane. Abbiamo sempre garantito comunque un idoneo percorso assistenziale alla gravida per la gestione della gravidanza a basso rischio. Nelle scorse settimane abbiamo emanato degli avvisi libero professionali, aprendoli anche a cittadini degli altri Stati membri dell’Unione europea e incrementando il compenso lordo da 70 mila a 90 mila euro”.
Dalla graduatoria, i primi quattro specialisti - tre pediatri e un neonatologo - che da venerdì firmeranno i contratti provengono da Rimini, Milazzo, Roma ed Enna. Uno di loro, il medico ennese, andrà in quiescenza il prossimo aprile e sarà sostituito da una pediatra che viene da Bourbon-Lancy, in Francia. I restanti tre idonei in graduatoria provengono da Recanati, da Palermo e dalla Brianza.