La salute come patrimonio comune e la prevenzione come fondamento culturale per un nuovo modello di sanità orientato più a garantire e mantenere il benessere dei cittadini che a curarne le patologie.
La tappa trapanese del “Salus Festival”, conclusasi lo scorso venerdì, è stata un viaggio nel tempo, nella sanità di domani: un sistema territoriale che dialoga e si mette in rete con le istituzioni territoriali per mettere in atto una rivoluzione culturale che punta al mantenimento del bene più prezioso: la salute.
Così si è parlato dell’importanza di una corretta alimentazione e della necessità di educare i propri figli ad una dieta mediterranea, fin dalla più tenera età. Si è parlato dei rischi derivanti dall’assunzione di alcool e sostanze stupefacenti, grazie alla partecipazione della Polizia Stradale che ha fatto vivere agli studenti delle scuole superiori trapanesi l’esperienza simulata di una guida in stato di ebrezza.
Ma la collaborazione con le scuole si è spinta anche oltre, con la produzione di un’APP sviluppata dai ragazzi per i ragazzi: si chiama “E ora?” ed è già scaricabile gratuitamente sul portale dell’ASP di Trapani e sui Play Store.
L’evento promosso dall’Asp di Trapani e dal Cefpas ha ottenuto un grande successo, sopratutto presso il target principale: i giovani che hanno preso parte con entusiasmo alle tante iniziative messe in piazza e curate con attenzione dal provider Vada Management.
In alto il servizio video realizzato da Roberto Chifari (con le interviste al commissario dell’Asp, Giovanni Bavetta, e al direttore del Cefpas, Angelo Lomaglio) e qui giù la galleria fotografica di Vincenzo Ganci.