Care amiche, cari amici,
la campagna elettorale per l'elezione del prossimo Presidente della Regione Sicilia e per il rinnovo dell'ARS non la ricorderemo di certo per contenuti e proposte, ormai è abbastanza chiaro.
Registro infatti con grave rammarico che ancora una volta non abbiamo ascoltato altro che buoni propositi, prese di posizione tanto scontate quanto retoriche.
Abbiamo assistito ancora una volta alle candidature di figure impresentabili, al ritorno di vecchi gruppi di potere pronti a riconquistare la scena, tutti candidati ovviamente per fare il bene della collettività.
E con questi sono ritornate le promesse elettorali, i pomposi banchetti, la preoccupazione del WWF che molto presto dichiarerà la pecora quale animale in via di estinzione...
Sono tornate le promesse per i quartieri popolari, per le famiglie che hanno più difficoltà.
Perchè magicamente, superata questa tornata elettorale, avremo sconfitto la disoccupazione giovanile, programmato quelle azioni che porteranno la sanità siciliana a competere alla pari con quella norvegese (dimenticate solo per un attimo le snervanti attese del pronto soccorso), dimenticato la stagione nella quale i servizi essenziali da corrispondere alla collettività erano un colabrodo.
Avremo quindi infrastrutture colossali, le infiltrazioni criminali negli appalti saranno solo un triste ricordo.
Si, basterà semplicemente un voto per realizzare tutto questo, come ad ogni tornata elettorale è accaduto d'altronde.
Insieme ai cosiddetti “impresentabili” che il candidato Musumeci dice di essersi trovato a sua insaputa (qusto non lascia presagire niente di buono per il futuro, considerando che questi dovrà continuare a subire le ingerenze dei Miccichè e dei Cuffaro di turno, laddove eletto), insieme agli “impresentabili” dicevo, abbiamo ascoltato quanti hanno declamato l'onestà quale sufficiente condizione per chiedere il consenso.
E questa è una delle condizioni che più mi lascia pensare che ancora tanto rimane da fare per la nostra terra.
Verrà il giorno in cui l'onestà tornerà ad essere considerata semplicemente una pre-condizione per chiedere il consenso e per occuparsi della “cosa pubblica”, niente di straordinario in fondo...
Perchè un amministratore onesto che però non è anche competente e capace avrà fallito comunque.
Per qualcuno l'incompetenza nella pubblica amministrazione è una delle condizioni da ascrivere alla categoria della disonestà e forse chi pensa questo non ha poi tutti i torti.
Anche in questa tornata elettorale abbiamo tristemente riconfermato l'antica propensione alla divisione della sinistra, peccato.
Il mio voto andrà a Frabrizio Micari.
Ancora una volta avremo sprecato, tuttavia, l'occasione per costruire qualcosa di utile per la Sicilia e per il Paese.
Abbiamo assistito ancora una volta ai balletti di chi pensa sia produttivo praticare il “doppiogiochismo”, chi pensa che sia potenzialmente produttivo, con discutibile lungimiranza politica, il cercare di non scontentare nessuno, di fatto schierandosi un po' con tutti...
Bene, come molti di voi sapranno il mio sostegno, chiaro ed a viso aperto andrà a Giacomo Tranchida, candiato nella lista del PD.
Un amministratore competente, che ha cambiato decisamente il volto dei territori che ha amministrato, territori che in più occasioni lo hanno premiato in termini di consenso.
Quel consenso costruito sulla stima e sul rispetto che si costruisce chi non ha paura di dire le cose, di affrontare di petto le battaglie nell'interesse della propria comunità.
Ho deciso di sostenere l'amico Tranchida, consapevole che oggi più che mai sia necessario avviare un progetto di lungo respiro e che ponga le sue basi sulla capacità del fare rete.
Perchè è solo mettendo insieme più culture, più realtà territoriali, più punti di vista che potremo affrontare le sfide che ci attendono.
Potremo insieme affrontare le problematiche relative all'aeroporto di Birgi e la grave crisi che sta affrontando.
Dovremmo chiedere alla deputazione uscente, di tutti i partiti da destra a sinistra, cosa ha fatto per scongiurare quanto sta accadendo...
O perlomeno dovremmo chiedere loro di tacere ed evitare di pontificare su salvifiche soluzioni dell'ultim'ora.
Dovremo insieme parlare del nuovo approccio sulla gestione dei fondi europei ed all'emancipazione delle realtà locali relativamente all'intercettazione di queste risorse, superando il burocratese degli uffici regionali.
Dovremo mettere in campo una strategia decisa per fronteggiare lo strapotere di “Confindustria Sicilia” nella gestione del sistema rifiuti ed avviare con fermezza una strategia che ci porti a determinare delle scelte anche in contrapposizione a determinati potentati economici.
Insieme a Giacomo in queste settimane abbiamo raggiunto diverse realtà, incontrato mondi importanti, quel tessuto sociale che manda avanti la nostra economia.
Abbiamo parlato di tutela e rilancio della filiera agro-alimentare, del mettere al centro la dieta mediterranea (Patrimonio dell'Unesco) quale possibile strumento da utilizzare nella “narrazione” della nostra terra.
Ci siamo confrontati sulle diverse strategie di incoming ad esclusivo vantaggio della ricezione turistica, del riconoscere l'importanza dell'associazionismo, sponda sicura per le pubbliche amministrazioni e che spesso si sostituisce a queste nelle carenze che un po' in tutti i campi permangono, sarà il caso di valorizzare queste importanti realtà con azioni concrete.
Ci siamo confrontati con le esigenze delle Piccole e medie Imprese che rappresentano comparti di eccellenza, con i lavoratori e con quei giovani precari che meritano la serenità di programmare il proprio futuro, nella propria terra.
Vedete, questa mia lettera non vuole essere semplicemente un endorssement ad un amico candidato quale Giacomo è per me.
Scrivo queste righe invitando quanta più gente possibile a considerare l'opportunità dell'andare a votare.
A prescindere da tutto, dalla disillusione e dalla sfiducia, condizioni più che comprensibili per quanto mi riguarda, considerato il lavoro pressochè fallimentare della giunta regionale uscente.
Se penso che l'appello al “voto utile” viene fatto nella mia città da una candidata che dal mio punto di vista rappresenta la peggiore idea di impegno politico, un'idea già sperimentata in passato e che nulla di buono ha prodotto, se non qualche disastro...
E' l'idea del “cuffarismo” prima e del “lombardismo” dopo, due filosofie che non possiamo permetterci di riabilitare.
Dico “andate a votare!”, perchè non recandosi alle urne non si fa altro che un regalo proprio a quelle forze che hanno tutto l'interesse di mantenere invariato lo stato di cose presente.
Chiedo al mio popolo, alla mia gente di non vendere il proprio consenso sulla scorta di una promessa, perchè a prescindere dalla retorica spicciola il voto è qualcosa di troppo importante per essere svenduto sull'altare della convenienza personale, è una questione di dignità, di rispetto del più elementare concetto di Democrazia, non è altro.
Verrà il giorno in cui potremo dirci fieri di vivere in questa terra e questo accadrà soltanto quando tutti saremo pronti a dare il nostro contributo, con senso del sacrificio, costanza ed abnegazione.
Con la libertà che è propria di chi potrà sempre e comunque dire la sua, la libertà di chi non ha padroni.
Sarà allora che i miei coetanei potranno finalmente decidere di fermare l'emorragia verso l'estero alla ricerca di un futuro, sarà allora che vivremo l'integrazione culturale quale valore aggiunto nella costruzione di una società rinnovata. Sarà allora che avremo sconfitto il “puzzo della contiguità” con quel mondo grigio che vede ancora oggi politica, affari e criminalità organizzata perseguire i medesimi obiettivi.
Ed in una terra come la nostra, la provincia di Trapani, territorio del superlatitante Matteo Messina Denaro, è tempo di discutere sull'importanza del mettere al centro dell'agenda politica la “questione morale”.
Il mio appello è rivolto a tutte quelle persone che possono dirsi libere, tante per fortuna.
Prendiamo in mano il nostro futuro e dimostriamo al mondo che la Sicilia può cambiare, se solo lo vuole.
Daniele Nuccio
Consigliere Comunale di Marsala