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08/11/2017 07:34:00

Il dopo voto a Marsala: la sconfitta del Pd, Pellegrino all'attacco di D'Alì

 Si continua a parlare di regionali, il centro sinistra incassa una sconfitta nonostante il candidato presidente fosse un moderato liberale.

Fabrizio Micari a Marsala si attesta con appena 5886 voti di preferenza, una sconfitta piena se si pensa che in città il sindaco e la sua Giunta sono della stessa bandiera e che c'era sul territorio cittadino una deputata uscente, Antonella Milazzo, che per cinque anni all'ARS ha rappresentato questo territorio con appena 182 voti.

Succede che a Marsala proprio nel PD a chiudere la lista ci sono due donne, una è marsalese, Antonella Spanò. Nessuna tessera partitica, nessuna aspirazione se non quella di sacrificarsi e soprattutto completamente estranea a logiche politiche, insomma una giovane lavoratrice della società civile che viene catapultata nel mondo dei giochi elettorali.

La Spanò incassa 154 preferenze, poco meno dei consensi ricevuti dalla Milazzo nel 2012, con la differenza che il listino ha fatto tutto il resto.

Oggi il PD a Marsala non ha nulla da festeggiare piuttosto dovrebbe regolare i propri conti al suo interno.

Le preferenze espresse sul candidato rettore Micari sono talmente poche che non possono certamente essere coperte dal fumo del festeggiamento di una lista forte su base provinciale, un festeggiamento che non può essere tale se tra un brindisi e l'altro si festeggia anche lo scarso risultato di chi è arrivato terzo.

A Marsala è mancata la classe dirigente. La segretaria di un partito, uno qualunque, non è segretaria solo di una parte di esso, o di uno solo dei candidati della lista del Partito Democratico.

La segretaria di un partito è la segretaria di tutti, apre le campagne elettorali di tutti in eguale misura, poi dentro la cabina elettorale esprimerà il consenso che le garba. Attivamente farà campagna elettorale per chi riterrà più opportuno ma certamente è ligia alle regole del partito. E' così che si fa, tutto il resto è mercatino della politica.

Una segretaria avrebbe dovuto mettere ordine tra le fila del suo gruppo consiliare, invece ha subito gli attacchi di Pino Cordaro, che non solo ha rinfacciato al gruppo dirigente di non essere stato in grado di esprimere una candidatura di spessore su Marsala, ma che ha appoggiato altri candidati non del PD.

E allora una analisi politica al proprio interno questo partito dovrebbe farsela, dovrebbe capire che strada prendere e come prenderla.

Micari perde, un po' ovunque in Sicilia, per una campagna elettorale non centrata. Il rettore è rimasto solo con la sua sfida gentile. Perchè, diciamolo, in fondo il PD è un po' così.... ad un certo punto gli ha mollato la mano quando ha tastato il polso della non vittoria.

Ottima affermazione di Giacomo Tranchida, prima sfida in corsa all'ARS, quasi 10.600 voti, granitico risultato per chi come lui si scontrava nella stessa lista con Gucciardi, assessore uscente, e Paolo Ruggirello, deputato questore uscente.

Trapani resta senza deputazione regionale, la città vanta ben quattro senatori. Due attivissimi: Tonino d'Alì di Forza Italia, Maurizio Santangelo dei Cinque Stelle. Gli altri non hanno inciso sul territorio, ma sono stati presenti agli incontri elettorali, del resto ci sono posizioni da tutelare a brevissimo.

E come copione merita si intestano la vittoria di questo PD, questa volta senza karaoke.

Si è tenuta ieri la conferenza stampa del deputato eletto Stefano Pellegrino, capolista in Forza Italia. Non sono mancate le delucidazioni circa la capacità elettorale espressa, oltre i 7600 voti, che è venuta da amici e da una rete di contatti che il deputato uscente è riuscito a costruire in tutti i Comuni della provincia.

Amici, colleghi, associazioni, prettamente lontani dal mondo partitico. Pellegrino dice di non avere avuto sostegno dal coordinatore provinciale del partito, Tonino d'Alì, né dall'indicato assessore regionale, Giuseppe Guaiana. Ne ha contestato il modo e l'etica con cui, invece, pare siano state date indicazioini di voto su un altro candidato della lista, Silvia Calvanico.

Prime scaramucce dentro il movimento azzurro, non sarebbe la prima volta, voglia di ricostruire e di strutturare il partito anche dentro il consiglio comunale ma con la sigla corretta e non quella fino a poco tempo fa utilizzata di Forza Marsala.

“Marsala in questi anni è stata dimenticata - dice Pellegrino - ma anche il territorio trapanese e per questo era necessario eleggere un deputato marsalese. Lavorerò per la realizzazione del Porto, per mettere a sistema l'aeroporto, per valorizzare il patrimonio artistico, storico ed ambientale. Lavorerò di concerto con associazioni di categoria, e con tutte quelle persone che potranno contribuire a migliorare il territorio. Continuo a non essere un politico e faccio notare come nei miei confronti c'è stato anche il voto disgiunto, molti elettori del Movimento 5 stelle e del Partito democratico hanno votato per me, hanno votato l'onestà e ne sono felice”.

Soddisfazione per la vittoria di Nello Musumeci esprime pure la consigliera Giusi Piccione: “ Il centro destra ha dimostrato la sua forza sul territorio e ottenuto la presenza di due marsalesi all'ARS. Da esponente consiliare non posso che essere contenta del risultato che vede Presidente della Regione Nello Musumeci, persona che ha sempre avuto un sostegno concreto dal gruppo politico ProgettiAmo Marsala”.

Dopo la sconfitta fa sentire la sua voce Paolo Ruggirello: “Tante parole non sempre rendono interessanti i discorsi… a volte una sola parola racchiude un profondo significato: GRAZIE... grazie perché mi avete fatto sentire la vostra presenza, mi avete regalato il vostro sostegno e siete stati pronti a condividere con me il mio impegno e il mio programma elettorale per il rilancio di questa Provincia. Anche se il dato elettorale non ci ha premiati per come avremmo voluto, Vi prometto che il mio impegno continua e che una battaglia persa non mi piega! Vi ringrazio per aver continuato ad avere fiducia nella mia persona! Pronti per continuare a spenderci per il bene comune di questo territorio!”.

Sul dibattito regionale interviene anche Massimo Grillo:

“Dopo tanti anni, con l’elezione di due suoi stimati e capaci cittadini, Marsala torna finalmente ad essere il capoluogo della politica provinciale. Il successo degli amici Stefano Pellegrino ed Eleonora Lo Curto, entrambi deputati della coalizione a sostegno del Presidente Musumeci, darà nuova linfa alla nostra città. Desidero complimentarmi anche con l’amico Paolo Ruggieri per la significativa affermazione personale e per avere messo in piedi un solido presidio cittadino pro-Musumeci. Proprio in virtù di questo risultato importante, sono certo che l’impegno presente e futuro di Paolo e dei giovani di Progettiamo Marsala sarà determinante per il raggiungimento di risultati importanti per la nostra città. Al di là di ogni spirito di coalizione, poi, mi dispiace sinceramente per Stefano Rallo, Patrizia Paganelli, Andrea D’Antoni e Antonella Spanò. Sarebbe stato positivo poter esprimere delle risorse cittadine anche tra le fila dell’opposizione.
Sono lieto, infine, che le elezioni regionali abbiano chiarito una volta e per tutte, per chi non l'avesse ancora compreso, la verità sul sindaco Di Girolamo: un sindaco assente e politicamente innocuo, imposto alla città dai deputati uscenti del centrosinistra per non disturbare i loro personali programmi politici. Dopo la bella giornata di ieri, non ci resta che rimboccarci le maniche e lavorare con spirito di squadra. Dopo la Sicilia, anche Marsala diventerà bellissima”.