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30/11/2017 07:36:00

Da oggi al via a Mazara la prima radioterapia in provincia di Trapani. L'intervista

 Antonino Daidone, medico  radioterapista, da oggi da il via alla prima radioterapia presso l'ospedale Abele Aiello di Mazara del Vallo con nove pazienti...

Si, iniziamo oggi. L'ambulatorio è funzionante dal mese di settembre, da oggi anche la provincia di Trapani avrà un servizio in più.

Cosa significa questo per il bacino di tutta la provincia? Sono terminati i viaggi della speranza in altri luoghi di cura?

Questo significa che i pazienti potranno  curare le loro patologie oncologiche direttamente sul territorio, quindi a Mazara. Diminuiscono i viaggi verso Palermo o verso altre mete  del nord Italia, la radioterapia fa parte dei Livelli Essenziali di Assistenza e finalmente la provincia di Trapani può offrire questa prestazione.

Spesso la città di Mazara si è lamentata per il loro ospedale sostendendo che sia stato depotenziato. Al di là delle sigle forse è più importante sapere che un ospedale sia efficiente e funzionante. E' destinato l'Abele Aiello a diventare un Polo oncologico?

E' stato strumentalizzato il tema, l'ospedale di Mazara nasce per diventare polo attrattivo con delle specializzazioni di natura oncologica che fanno rete con tutte le professionalità adeguate del territorio. C'è stata un po' di disinformazione che può essere superata.  In quest'ambito dobbiamo dire grazie alla cittadinanza di Mazara che è stata sempre attiva e attenta ad una realtà che sarà utile a tutta la provincia di Trapani e probabilmente anche per il bacino di Sciacca perchè la radioterapia di Mazara è centrale e diventa punto di attrazione. Realmente si è superato un bayers importante ma ricordiamoci che in sanità la differenza la fanno le persone e quelle che sono state nel bacino dell'ASP stanno facendo squadra e sono in trincea.

Oggi ad inaugurare la radioterapia a Mazara il commissario dell'ASP, Giovanni Bavetta, oltre agli altri, e anche lei che farà la spola tra Bagheria e l'Abele Aiello?

Abbiamo una equipe che soddisferà le esigenze del territorio, cercheremo di coordinarci. Sarò presente sia a Mazara che a Bagheria.

Lei sostiene che ci sia la necessità che i professionisti facciano rete e che i pazienti trovino poi supporto nelle città di propria origine...

I  grandi centri sono in deficit economico e di personale, si devono creare delle reti che diano risposte immediate sul territorio, ciò significa creare  reti neuronali, di persone e di professionisti che diano la risposta adeguata nella propria città.

Cosa deve il cittadino percepire per comprendere che siamo in una fase di quasi buona sanità?

Il cittadino ha dei bisogni, l'età media è aumentata così come le patologie. E' fondamentale dare delle risposte immediate, in tempi rapidi.

Cosa si aspetta dall'imprinting del nuovo assessore regionale alla Salute?

Una attenzione per tutto il territorio della Sicilia, per il cittadino. Non è difficile, basta ascoltare e difficilmente ci si sbaglia.

Il paziente che non ha familiari che lo possano accompagnare a fare la radioterapia l'ASP assicura i trasporti oppure no?

E' un problema a cui dovremmo dare una soluzione. Non ci sono mezzi dell'ASP se non per i pazienti più gravi, è giusto che si pensi ad un sistema di macchine o di autobus.