Elezioni politiche, si vota il 4 Marzo. Mattarella dovrebbe sciogliere le Camereproiettando il paese alle urne il 4 marzo senza che il premier Gentiloni rassegni le dimissioni: «semplicemente dichiarerà "esaurito" il suo mandato». Due i precedenti: il governo Amato del 2001 e il governo Berlusconi del 2006. In entrambi i casi le Camere vennero sciolte con un breve anticipo senza che i presidenti del Consiglio dell’epoca si dimettessero.
La scelta sulla data delle elezioni è caduta sul 4 marzo - a lungo in ballottaggio con il 18 marzo - per due motivi: permettere la candidatura dei sindaci (possono concorrere a un seggio della Camera o del Senato solo se dimettono 180 giorni prima della scadenza naturale della legislatura o - in caso di elezioni anticipate - di almeno 120 giorni, una norma che verrà sospesa solo nel caso di tempi stretti); permettere ai partiti che non sono presenti in Parlamento di raccogliere un numero sufficiente di firme per depositare simbolo e candidati
Secondo Repubblica Mattarella scioglierà le Camere dopo la conferenza stampa di fine anno di Gentiloni, il 28 dicembre. Secondo il Corriere della Sera succederà invece il 27 dicembre.