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19/12/2017 02:00:00

Marsala, riflessione dei consiglieri Sinacori e Coppola sul "biotestamento"

Il Senato della Repubblica Italiana ha, in questi giorni, approvato la Legge che introduce il così detto “Biotestamento”.  A scanso di possibili equivoci dichiariamo immediatamente la nostra contrarietà alla Legge.
Questioni così importanti che riguardano la Bioetica e la Morale non possono, a nostro parere, essere normate. La vita è un Bene Indisponibile, nessuno di Noi ha scelto di nascere, nessuno di Noi può scegliere di morire. Ci lascia un grande sconforto il millantare, da parte di personaggi che esercitano ruoli istituzionali in Italia, quale scelta di Civiltà necessaria l’approvazione del Biotestamento.

Approvare il Biotestamento, invece, è una scelta che apre la strada ad un omisuicidio assistito e legalizzato.
Noi siamo certi che il mondo scientifico, il Magistero della Chiesa e tutto il dibattito avvenuto su questo tema, abbiano prodotto risultati tali che fregiarsi di aver reso l’Italia più civile con l’approvazione di questa Legge è un autentico schiaffo alla realtà.

Solo la necessità di recuperare consensi ed alleanze elettorali ha fatto si che gruppi politici di diversa formazione culturale (Partito Democratico e Cinque Stelle, Cinque Stelle e Sinistra Radicale del novello Cincinnato Grasso), trovassero convergenza su un argomento che, invece, meritava una assunzione di responsabilità maggiore rispetto alla richiesta di una minoranza che non ha mai nascosto di preferire il bene materiale dell’individuo senza riconoscere l’esistenza di un’anima della quale non disponiamo.

Noi di Iniziativa Democratica e Popolare siamo con quanti, credenti, operatori sanitari, famiglie, ammalati sono chiamati a confrontarsi con una decisione che, secondo la più semplice regola della vita, non può essere accettata. Confidiamo nella certezza che chi crede veramente e si proclama cattolico cristiano, testimonierà con i propri gesti la propria fede, pregando ed invocando la misericordia di Dio per chi ha deciso di vivere la propria vita come un conto corrente (pensando pure che sia Civile); finchè ci sono i soldi si spendono, quando finiscono si chiude.

Giovanni Sinacori e Flavio Coppola 

Gruppo Consiliare Iniziativa Democratica