Il centro destra si sta organizzando e per bene, oltre la Sicilia il vento forte soffia su tutto il Paese.
Silvio Berlusconi è in prima linea, nonché regista di tutti gli accordi elettorali che potrebbero portare il centro destra a governare l'Italia.
Il ritiro di Angelino Alfano dalla prossima tornata ha segnato una sorta di rompete le righe e in Alternativa popolare i più sono stati spinti verso l'area liberale e non verso il PD.
Nella giornata di ieri, a Roma, è stato presentato un altro soggetto politico “Noi con l'Italia”, costituisce l'ultimo tassello che si andrà ad incastrare perfettamente con il resto del puzzle, adesso inizierà la campagna elettorale in maniera capillare.
Noi con l'Italia è un movimento centrista che guarda a destra, voluto da Raffaele Fitto(presidente) e Saverio Romano(vicepresidente), insieme a loro ci sono Enrico Costa, Maurizio Lupi (coordinatore nazionale) Flavio Tosi ed Enrico Zanetti.
E domenica scorsa si è organizzato anche il movimento, diventato partito, Diventerà Bellissima.
Le elezioni nazionali, del 4 marzo sono vicine, la compagine che ha espresso il presidente della Regione, Nello Musuemeci, siè dimostrata forte e adesso, legittimamente, ha delle ambizioni nazionali.
A Palermo, pertanto, è stato eletto un coordinatore regionale, Raffaele Stancanelli, e l'Assemblea generale del movimento. A farvi parte anche i marsalesi Paolo Ruggieri ed Enrico Russo, “evidentemente quale riconoscimento per l'opera svolta da ProgettiAmo Marsala per l'elezione del Presidente Musumeci, scelto dai siciliani per guidare il Governo regionale”.
E' lo stesso Matteo Renzi, del resto, a indicare come il PD stia perdendo almento sette punti addebitando le colpe maggiori ai litigi interni che a nulla portano. Ovviamete fa riferimento anche al caos Sicilia. In calo il PD, i grillini sono attualmente la prima forza del Paese con il loro 29%, tutte le forze di centro destra, però, insieme raggiungerebbero il 36%.
Venerdì pomeriggio, a Palermo, Gaetano Armao, vice presidente della Regione, presenterà nome e simbolo di un nuovo movimento autonomista.
Tutto pronto per l'appuntamento delle nazionali, il 28 dicembre le Camere dovranno essere sciolte dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Il goveno regionale è al lavoro, dai Rifiuti all'Agricoltura passando per gli Enti Locali è tutto un cercare di mettere ordine. L'assessore alla Salute, Ruggero Razza, ha già avuto il primo confronto con il Minitro Beatrice Lorenzin. Nel 2018 ha dichiarato che metterà mano alla Rete Ospedaliera e tutti quei fascicoli che riguardano le assunzioni, ci vorrà del tempo ma ci saranno i risultati assicura il giovane assessore di Diventerà Bellissima. Razza ha manifestato l'intenzione di ripartire dai manager delle ASP, scegliendo non per designazione politica o indicazione di qualche padre nobile. Fuori la politica dalla sanità, sembra essere questa la direzione.
Al lavoro il governo Musumeci con la sua Giunta, su proposta dell'assessore Edy Bandiera, con delega all'Agricoltura, inerentemente alle situazioni di siccità che colpiscono talune zone della Sicilia da Trapani ad Agrigento a Caltanissetta, Catania e Siracusa, ha approvato la declaratoria per lo stato di calamità naturale dei danni causati da eccezionale siccità.
Torna a riunirisi questo pomeriggio alle 16 l'ARS, da eleggere ci sono i tre deputati questori e i segretari. Successivamente si dovranno eleggere i presidenti delle commissioni legislative, passaggio fondamentale senza il quale non può essere esaminato l'esercizio provvisorio.