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28/12/2017 02:00:00

Catalafimi, continuano le polemiche attorno alla costruzione dell'impianto di biomasse

Assieme agli eterni problemi legati allo smaltimento dei rifiuti, in Sicilia tiene banco da mesi la questione relativa alla costruzione o meno degli impianti di trattamento. In particolare in provincia di Trapani è allo studio la costruzione in contrada Gallitello a Calatafimi Segesta di un impianto di biomasse ad  "Energia Rinnovabile Trattamento di Produzione Integrata di Biometano".

Alle osservazioni presentate all'assessorato regionale Energia, all'esposto presentato in Procura a Palermo e all'opposizione dell'associazione "Eco" presieduta da Massimo Fundarò, dai deputati grillini e da molti cittadini che ritengono l'impianto un inceneritore, risponde la direzione della Solgesta la Srl che con il suo amministratore Alessandra Rollino chierisce come la posizione dove verrà costruito l'impianto è sia ambientalmente che logisticamente ottimale, anche perchè lontano dai centri abitati.

Altra presa di posizione è quella di Legambiente che ritiene l'impianto un inceneritore mascherato, ed inoltre si chiede come si possa avere fiducia in una società inattiva, fondata solo con lo scopo di realizzare il progetto.

Sulla sicurezza e i rischi relativi all'attività, è sempre la Rollino a dare la sua versione, affermando che i rischi relativi a tutte le attività dell'impianto, e non solo la gassificazione, sono stati oggetto di studio e valutazione degli Enti Pubblici preposti. Le tecnologie per la prevenzione e riduzione del rischio, per il controllo e la sorveglianza, per le procedure gestionali sono state valutate con esito favorevole dagli stessi Enti.