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30/12/2017 06:00:00

Top News 2017, l'elezione di Musumeci alla Regione e dei sei deputati della provincia

E' tra le top news del 2017 l'elezione regionale di Nello Musumeci a Presidente della Regione. Con la vittoria della coalizione di centro destra la Sicilia ha il suo nuovo presidente, discontinuo ed opposto al governatore uscente Rosario Crocetta. Il testa a testa tra Musumeci e il candidato presidente del movimento Cinque Stelle, Giancarlo Cancelleri.

Nello Musumeci, 62 anni, candidato di centrodestra alla Regione Sicilia, comincia la sua vita politica nel Movimento Sociale Italiano. Una carriera da moderato nella destra sociale e nelle istituzioni, è stato eurodeputato e poi sottosegretario del governo Berlusconi. "Non so neanche come sia fatto un avviso di garanzia", ama ripetere.

Musumeci: «Sono felice di avere ricevuto il consenso di un ruolo di grande responsabilità. Voglio essere e sarò il presidente di tutti i siciliani, di chi mi ha votato e di chi legittimamente ha ritenuto di votare altri candidati. Credo che il primo compito che dobbiamo assolvere è di recuperare oltre il 50 per cento dei siciliani che non ha votato».

I veri vincitori di questa competizione sono proprio i grillini che, senza altri partiti a supporto, hanno raggiunto un importante traguardo elettorale: al di sopra del 35%. Il centro-destra unito vince, stacca nettamente il candidato del Partito Democratico, Fabrizio Micari. Il rettore prestato alla politica, con cui i politicanti di quell'aria hanno voluto fare un esperimento che hanno pagato caro, è stato consegnato alla sconfitta. Micari si è impegnato, ha cercato una strada, ma è stata completamente sbagliata la conduzione della campagna elettorale. Poca esposizione, poco contatto con il cittadino a differenza di Musumeci che, nel frattempo, sceglieva le piazze e i teatri.

Una debacle per il centro sinistra che paga lo scotto di avere aspettato a lungo la decisione di una eventuale discesa in campo del presidente del senato, Piero Grasso, e una legislatura uscente non tutta rose e fiori. Certo, adesso il centro-destra dovrà al proprio interno darsi delle regole, anime diverse vi albergano, sarà questo il primo e grande compito del neo presidente Musumeci. Ne esce rafforzata Forza Italia che si attesta prima forza politica che ha trainato tutta la coalizione di centro destra e che ha portato alla vittoria del presidente.

Forza Italia nel collegio di Trapani elegge il suo capolista Stefano Pellegrino che incassa oltre i 7000 consensi e che stacca sia Toni Scilla che Giovanni Lo Sciuto.

E' la prima lista della provincia di Trapani. La città di Marsala elegge due deputati, oltre a Pellegrino, è stata eletta Eleonora Lo Curto. Rimane senza deputazione, dopo tanti anni, la città di Trapani. Si apre una nuova stagione, quella di un governo di centro-destra che avrà molte cose da sistemare e tanti programmi da realizzare così come decantati in campagna elettorale.

La più grande sorpresa dentro il Partito Democratico porta il nome di Giacomo Tranchida, era alla sua prima corsa all'ARS, oltre 10600 le preferenze incassate. La spunta Baldo Gucciardi, assessore uscente alla Salute, quasi 11 mila i consensi. Perde Paolo Ruggirello solo 6600 i voti strappati all'elettorato, resta fuori dall'ARS. Un PD che si attesta sui 29 mila voti ma con soli tre candidati forti che hanno trainato la lista.

Un dato su tutti emerge: tanti sono stati i voti disgiunti in cabina elettorale. Non c'era nell'elettore un chiaro disegno politico. Vince in Sicilia il partito dell'astensionismo che ha una percentuale da record, la politica e i suoi rappresentanti hanno fallito. C'è un divario sempre maggiore tra la classe istituzionale e il cittadino che è lontano dalle sale del potere e dai giochi elettorali. Un compito arduo e fondamentale che avranno tutti gli eletti sarà proprio quello di recuperare il gap. La Sicilia è la fotografia dell'Italia, di un bipolarismo Grillo- Berlusconi che sarà destinato a far parlare di se in vista delle elezioni nazionali nel 2018.

E' la prova provata che la Sicilia, così come l'Italia, ha bisogno di un leader, vincono infatti in numeri percentuale Berlusconi e Grillo. Triste istantanea in considerazione che il primo è un po' la mummia di se stesso e che il secondo ha una rabbia verbale non proprio da linguaggio politico. 

In provincia di Trapani gli aventi diritto di voto erano 385.130. Si sono recati alle urne 174.963 elettori, il 45,43%. Una differenza in negativo rispetto al dato siciliano dell’1,33%. Calo ancora più consistente rispetto al dato provinciale del 2012 che registrò una percentuale del 47,53%. In provincia di Trapani soltanto 4 Comuni hanno superato il 50% di elettori. Si tratta di Santa Ninfa (55,33%), Alcamo (51,7%), Petrosino (50,78%) e Valderice (50,36%). Si è invece votato di meno a San Vito Lo Capo (33,23%), Favignana (35,02%) e Calatafimi-Segesta (35,05%). La città di Trapani si è fermata al 43,55%, pari a 26.075 elettori. A Mazara del Vallo hanno votato 21.082 elettori (48,44%), mentre a Marsala con 32.016 elettori la percentuale si è fermata al 45,74%.

Trapani non ha deputati regionali eletti. IncredibileI sei eletti sono due di Marsala (Pellegrino e Lo Curto), due di Alcamo (Turano e Palmeri), uno di Salemi (Baldo Gucciardi), uno di Mazara del Vallo (Tancredi). La città capoluogo scompare dalla geografia politica regionale, dopo il trauma del commissariamento subito dopo le ultime elezioni amministrative. Perdono i trapanesi, cioè i candidati della zona di Trapani e dell'agro ericino: Giacomo Tranchida, pur con 10.000 voti, Nino Oddo, lasciato sul posto da Giacomo Scala (anche lui però non eletto), Paolo Ruggirello, Francesco Salone, punito da una lista troppo debole. 

Marsala si sveglia con due onorevoli. E pensare che c'era il rischio che la città non prendesse neanche un deputato. E si tratta di due deputati eletti, non nominati, che hanno dovuto strappare con le unghie la loro elezione. E' un trionfo per Stefano Pellegrino. Il penalista marsalese ha vinto la sua battaglia dentro Forza italia. Ha approfittato dei tentennamenti degli avversari.

Eletta anche Eleonora Lo Curto. La dirigente scolastica torna all'Ars dopo 11 anni. "Sono felice. Non ho preso molti voti, ma sono stati quelli giusti. Un amico mi ha detto: la vita alla fine restituisce quello che toglie. Ho preso in passato 7000 voti senza essere eletta, adesso torno all'Ars con meno voti...". Lo Curto è la seconda donna della provincia ad essere eletta, con Valentina Palmeri, dei Cinque Stelle. "Conosco Musumeci e sono pronta a lavorare con lui". Toni Scilla e Giovanni Lo Sciuto si sono partiti con ritardo, al termine di estenuanti trattative, Guaiana è stato anche ritirato con la promessa di un posto di assessore regionale in quota Forza Italia, Calvanico è stata una sorpresa dell'ultima ora.

Baldo Gucciardi: "E' stata una lunghissima giornata - commenta Gucciardi su Tp24.it - alla fine di una difficile campagna elettorale. Avevo la responsabilità di trainare la lista, e sapevo del valore di Tranchida e Ruggirello, e tutto si giocava sul filo di lana". "Nella legislatura ho lavorato sodo - aggiunge Gucciardi - da presidente del gruppo del Pd e da assessore alla sanità". Vittoria amara, comunque, data la brutta sconfitta di Micari. Per colpa di chi? "Abbiamo fatto una campagna elettorale complicata, per colpa di errori fatti prima della campagna elettorale" dice Gucciardi, che aggiunge: "I cittadini hanno sempre ragione. Io, nel mio piccolo, ho portato un contributo di consenso, non solo in provincia. Da assessore alla sanità anche gli avversari me lo riconoscono".

Mimmo Turano vince, e conferma il suo seggio all'Ars: "In questo momento di grande entusiasmo per la rivincita del popolo siciliano, mi preme ringraziare tutti coloro che mi hanno sostenuto e incoraggiato in questa vivace campagna elettorale. Soprattutto ringrazio quegli elettori che, in numero sempre crescente, consapevoli del mio impegno e dei risultati che ho sempre perseguito, hanno deciso di darmi la loro fiducia.  Continuate a seguirmi, soprattutto qui su Facebook, dove potrete rimanere in costante aggiornamento a proposito di tutte le iniziative e le proposte di cui sarò portavoce, da domani, all’Assemblea Regionale Siciliana. Ancora una volta, grazie".