L' Assemblea Regionale della XVII Legislatura non passerà inosservata.
I deputati ci mettono del loro, un buon impegno per farsi ricoscere e far parlare di se.
Ma c'è anche ci ama gli assolo. Così Cateno De Luca, arriva all'ARS e si mette a suonare la zampogna: “Ho suonato la zampogna dentro il Parlamento perché voglio fare gli auguri ai siciliani ed a tutta la Sicilia dal luogo simbolico della sicilianità”.
E nella giornata di ieri in Assemblea è stato approvato l'esercizio provvisorio fino al 31 marzo. L'approvazione è avvenuta tra le polemiche dell'opposizione sul mancato numero legale.
Gianfranco Miccichè, che dell'Aula ne è il presidente, ha dovuto rimandare la seduta per tre volte per mancanza del numero legale.
Nel pomeriggio di ieri si passa alla votazione e approvazione dell'atto, che viene presentato in Aula stralciato da tante norme. Per le opposizione, PD e movimento Cinque Stelle, si è palesata una violazione del regolamento perché continuava a mancare il numero legale.
Miccichè non è dello stesso avviso: “Per la validità della votazione si prevede l’obbligatorietà della presenza del 50% più 1 dei deputati. I presenti erano 60, l’Aula era quindi in numero legale. Hanno espresso il voto favorevole in 31”.
Se l'esercizio provvisorio non fosse stato approvato, così come le opposizioni preannunciavano, di certo si sarebbe andati incontro al blocco della spesa.
Caos in Assemblea già alla prima votazione di un atto.
Di ostruzionismo dell'opposizione parla la maggioranza, anche se Vincenzo Figuccia pare sia tornato a fare il battitore libero: “Trovo assurdo che due articoli, su due emergenze distinte, siano stati stralciati dal testo della legge sull’esercizio provvisorio. Un articolo riguardava la procedura per l’erogazione regolare dell’acqua in venticinque comuni, di cui diversi nella provincia di Trapani, attraverso una proroga all’Eas. L’altro articolo è quello sulla semplificazione delle procedure per l’erogazione dei servizi e benefici ai disabili gravi. Il governo Musumeci non avrebbe dovuto permetterlo”.
E poi, Figuccia si rivolge all'assessore Mimmo Turano invitandolo a non essere distratto quando si parla della sua provincia di elezione.
Chiusa la seduta , grillini e dem hanno convocato una conferenza stampa con la quale hanno stigmatizzato il comportamento di Miccichè, ritenendo la votazione irregolare. Per Giuseppe Lupo, capogruppo del PD, il presidente non è in grado di rappresentare l'ARS. Valentina Zafarana, del movimento Cinque Stelle, ha esordito chiedendo alla commissione regolamento di esaminare il caso.
Per Miccichè, infatti, il numero legale in Aula era mantenuto dall'inserimento dei tesserini dei singoli deputati e non dal numero dei votanti: “La decisione è stata assunta nel solco di autorevoli precedenti parlamentari, segnatamente della Camera dei deputati.
E presto la Giunta di Nello Musumeci subirà un altro abbandono, inizia la corsa alle scommesse: cambierà più assessori Musumeci rispetto al governo Crocetta? E' Vittorio Sgarbi a dire di voler andare a Roma, sarà candidato alle elezioni politiche del prossimo 4 marzo. Traccia il primo bilancio, ad un mese dalla nomina di assessore ai Beni Culturali, tra le sue attività la stipula di un accordo sindacale per tenere aperti i musei nei giorni di festa, le ristrutturazioni del museo Mandralisca, della fondazione Whitaker, i fondi per il sito di Selinunte.
E sulla polemica degli stipendi d'oro, che ha portato alle dimissioni di Figuccia dalla Giunta, Sgarbi non ha mancato di dire la sua: “Miccichè ha fatto un ragionamento corretto difficile da far percepire all'esterno. Ha detto quello che dovrebbe essere ovvio: un Picasso non può essere valutato come il quadro di un pittore di carretti siciliani”.