Trapani come laboratorio programmatico di rilancio e non di rassegnazione. E' così che il movimento civico “ Scegli Trapani” si presenta, cercando di fare la propria parte in un territorio che vive il commissariamento.
La città andrà al voto nella prossima primavera.
Salvo D'Angelo, presidente del movimento, è pronto al confronto con le altre forze politiche presenti, dal PD a Forza Italia, purché ci sia condivisione sui programmi. Non si escludono neppure le primarie ma chiedono che lo strumento venga utilizzato subito, senza inutili attese.
D'Angelo si riferisce alle scadenze elettorali, le Politiche del prossimo 4 marzo, i partiti aspettano, infatti, di sistemare la questione candidati in lista, per poi parlare di amministrative. Il movimento “Scegli Trapani” si pone in rottura con il vecchio sistema di spartizione delle poltrone, ha intenzione di concorrere a determinare la classe politica della città.
Si presenterà con tre liste: Scegli Trapani, Lavoriamo per Trapani, Scegli Trapani Imprese.
La lista “Lavoriamo per Trapani” è coordinata da Franco Fasola, sindacalista della UGL.
Fasola si pone alla guida di una lista che ha come obiettivo la tutela dei lavoratori, con soluzione concrete.
La lista “Scegli Trapani Imprese” è guidata da Vincenzo Iovino, agente di commercio, senza esperienza politica. Iovino ha deciso di scendere in campo perchè le piccole e medio imprese siano messe nelle condizioni di essere il motore della società.
Tante le adesioni al movimento da parte della società civile, professionisti che non hanno mai svolto politica attiva, dal commercialista Gaetano D'Alessandro al professore Oscar Tipa, e poi ancora il farmacista Vito Saccà, Anna Raineri, Vincenzo Aleo, Natale Pietrafitta, Dario Lombardo, Vito Forbice, Antonino Corso, Francesco Barbara, Vincenzo Calamia.
Il presidente del movimento, fa appello a tutti gli altri movimenti civici della città di Trapani per iniziare a dialogare insieme, per poi fare sintesi.
Una serie di appuntamenti sono lo scadenzario programmatico che Scegli Trapani si pone, nell'immediato, come obiettivo. Il 12 gennaio si terrà un incontro con l'assessore regionale al Turismo, Sandro Pappalardo, per parlare di rilancio dell'aeroporto di Trapani- Birgi e di turismo oltre che di sport.
Il 19 gennaio verrà inaugurata la scuola politica del movimento che conta già molti iscritti, all'apertura della stessa presenzierà Roberto Lagalla, assessore regionale all'Istruzione e Formazione professionale.
Alla domanda se D'Angelo, o qualcuno interno al movimento sia il candidato sindaco, al momento il presidente non si sbilancia. Preferisce prima parlare con le altre forze politiche, trovare la convergenza sui programmi e poi concentrarsi sul soggetto che potrebbe essere il candidato.
Di fatto a Trapani un candidato c'è già e continua la sua campagna elettorale. Si tratta di Peppe Bologna, il suo slogan: “Dopo una Grande TV faremo una Grande Città”.
A puntare su Trapani è anche il movimento “Nati Liberi”, la cui presidente è Cettina Montalto.
Alle amministrative di Erice, “Nati Liberi”, ha posizionato un consigliere comunale, Alessandro Manuguerra, figlio della Montalto. Il consigliere ericino è pronto a dimettersi per diventarlo a Trapani.
Al suo posto, in consiglio comunale ad Erice, Cettina Montalto, prima dei non eletti.
La presidente del movimento “Guarda con estremo interesse ai giovani e alle loro problematiche, tanto da proporre la candidatura al consiglio comunale di Trapani del giovane Alessandro Manuguerra. Si punta ad un rinnovamento della classe politica che fino ad oggi ha amministrato Trapani, i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti, e apre il dialogo con tutti i movimenti civici per individuare un soggetto comune sul quale puntare come candidato sindaco”.
A rompere gli indugi per la ricandidatura a sindaco di Valderice è Mino Spezia: “Mi ricandido con serenità e grande determinazione”. Spezia parla di un percorso di crescita che la città ha fatto ed è naturale proseguire sulla stessa strada, coalizione pronta al dialogo con gli altri soggetti politici presenti a Valderice, la sfida è sui programmi. Non ha problemi a confrontarsi in un confronto democratico con eventuali altri candidati, favorevole alle primarie, se richieste. L'obiettivo per i prossimi cinque anni è quello di trasformare Valderice in polo culturale, una sinergia che metta in rete turismo, economia e infrastrutture. Spezia sa cosa vuole: “
La mia disponibilità a ricandidarmi è frutto di una riflessione serena, abbiamo fatto bene ed abbiamo le idee chiare su cosa fare in futuro, e di grande determinazione, perché c’è la mia volontà forte di andare avanti nell’interesse esclusivo del nostro territorio”.