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17/01/2018 02:25:00

Le case abusive a Triscina. "Intervenga la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo"

La vicenda delle demolizioni delle case abusive costruite sulla costa di Triscina, a Castelvetrano? C'è chi chiede addirittura l'intervento della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo. A Triscina, frazione costiera di Castelvetrano, sono centinaia le case abusive costruite in aree di inedificabilità assoluta perchè vicine alla costa. E' una delle zone più abusive della Sicilia. Gli immobili secondo la legge devono essere demoliti. Ma la questione va avanti da anni, con le procure che spingono per ristabilire la legalità e le amministrazioni comunali che temporeggiano. Adesso però le demolizioni sembrano più vicine. Gli abusivi negli anni hanno trovato l'appoggio di parlamentari regionali e nazionali che vedono nelle famiglie di Triscina, e non solo, un grosso bacino elettorale. Adesso si chiede anche l'intervento della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo. Lo fa l'avvocato Giovanna Angelo. 

“Leggere taluni commenti inappropriati rende obbligato il bisogno di esprimere la mia opinione in ordine al gravissimo problema dell’abusivismo edilizio e del terrorizzante metodo della paventata demolizione - scrive Angelo. Nessun dubbio circa la dovuta applicazione della legge, così come la considerazione che la stessa debba essere rispettata in modo conforme nell’intero territorio nazionale italiano; anche nelle Regioni a Statuto speciale ed autonomistico come quello siciliano. La Regione Sicilia avrebbe potuto e dovuto legiferare con adeguati strumenti urbanistici , con piani comprensoriali e piani particolareggiati mirati, come nel caso in ispecie , alla salvaguardia delle coste, dell’ambiente, del patrimonio archeologico e quant’altro".

Per l'avvocato la Regione "avrebbe dovuto parimenti guidare la valorizzazione del territorio nel cui contesto inserire le necessità dei singoli cittadini, le legittime aspirazioni turistiche della Regione più bella del Mediterraneo. Si legge, con l’ormai consolidato giustizialismo d’accatto, che responsabilità e colpe sarebbero addebitabili alle Autorità Comunali competenti. Per quanto ho avuto modo di accertare tale accusa risulta assolutamente infondata per l’accertata documentazione relativa a continue richieste inoltrate presso la Regione e dirette allo stesso Potere Nazionale tendenti tutte alla realizzazione di Piano urbanistici nelle aree libere e di riordino in quelle già interessate da costruzioni abusive. Nessun potere , mai , ha risposto alla domanda che negli anni è diventata sempre più preoccupata dei giusti rigori della legge. Sarebbe per tali riflessioni, giustificato indirizzare improperi e accuse a questi Organi inadempienti? Non servirebbe certamente a tranquillizzare le troppe Famiglie in lacerante sofferenza dovuta alla paura della demolizione di un patrimonio abitativo che non appartiene assolutamente ad imprese speculative di alcun genere commerciale ed economico né tantomeno, nel suo complesso, ad attività mafiose".

"E’ un patrimonio edilizio che abbiamo l’obbligo di difendere nel particolare pur nella salvaguardia del bene collettivo- continua Angelo. Personalmente reputo necessario interessare la C.E.D.U. , Corte Europea per i Diritti dell’Uomo perché , professionalmente informata adeguatamente, possa contribuire alla presentazione di tutti i ricorsi a Strasburgo al fine di richiedere l’applicazione nell’intero Territorio nazionale di uguali leggi per uguali diritti di tutti i cittadini italiani.”