Si è tenuta, a Marsala, la presentazione del movimento “10 Volte Meglio”.
Meglio di cosa, o meglio cosa, non si sa.
Tanta teoria, moltissima filosofia, pochissima pratica.
A presentare il movimento Andrea Dusi, fondatore , imprenditore veronese che ha studiato a Rotterdam.
Non masticano il politichese, e si vede.
Potrebbe essere un privilegio o una marcia in più, non lo è, se si resta incastrati nell'ambito di cosa si vorrebbe fare, dimenticando quelli che sono i reali e concreti problemi del Paese.
Hanno un programma di dieci punti, in conferenza stampa ne sono stati presentati solo tre che raggruppano delle macro aree, così dice Dusi.
Una strana conferenza stampa, al termine della quale si è stati liquidati senza possibilità di fare alcuna domanda.
Anche lì, l'inesperienza si è fatta vedere tutta.
Magari, il movimento, più che di una conferenza stampa aveva bisogno di una raccolta firme, cosa che è prontamente accaduta.
Il progetto c'è, è a lungo termine: migliorare la vita dell'Italia entro i prossimi 10 anni.
Le parole ripetute sono state quelle della “tecnologia”, “istruzione”, “innovazione”.
Migliorare l'impresa attraverso la tecnologia, inserire il bilinguismo già dalla prima elementare e anche la filosofia.
Nessun cenno al debito pubblico, alla tassazione, all'accessibilità alle cure mediche. Non si è parlato, ma nemmeno sfiorato, il problema della disoccupazione giovanile, della difficoltà di fare impresa e di mantenerla in vita. La politica interna? E quella estera?
I flussi migratori? Quale il ruolo che l'Italia dovrebbe avere in Europa?
Queste alcune delle domande, a cui bisogna dare una immediata ed efficacia risposta. L'Italia non ha bisogno di imprenditori, seppure bravissimi nel loro settore, che giocano a fare la politica.
Chi si candida, o accetta la sfida di metterci la faccia in politica, deve prima di tutto comprendere che da quel momento in poi avrà una grande responsabilità.
La campagna elettorale si fa sui programmi non sulla filosofia, mostrando la differenza tra il proprio programma e quello degli altri partiti.
Non sono a destra, non sono a sinistra, dicono. Vanno da soli, con quante liste? Presenti in quali collegi? Chi sono i candidati? Nemmeno questo è stato spiegato, e non è stato possibile chiedere.
Cosa ne facciamo dei diritti civili? C'è un capitale umano in Italia che deve essere tutelato.
Come combattere l'evasione fiscale? Come creare nuovi posti di lavoro? Niente.
Il movimento “10 Volte Meglio” parla di altro, filosofeggia...
L'elettore sarà chiamato ad esprimere un voto, il 4 marzo, e sceglierà il programma di centrodestra, di centrosinistra, del movimento Cinque Stelle, di Leu... Potrà piacere o meno, ma almeno, loro, un programa non astratto, ce l'hanno.
10 Volte Meglio stare a casa...