Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
26/01/2018 12:06:00

Elezioni, i sondaggi a 40 giorni dal voto. Centrodestra in testa. Caos Pd per i seggi

 Vediamo gli ultimi sondaggi elettorali per le Politiche del 4 Marzo. Mancano 40 giorni al voto.  Allo stato attuale il centrodestra resta saldamente in testa con il 36,7% dei consensi, anche se subisce una contrazione (-0,5%) rispetto alla scorsa settimana.

Forza Italia è ferma al 16%. Il centrosinistra, invece, è in leggera salita. Sospinto dal Pd (che traguarda quota 24% con un +0,4% rispetto alla scorsa settimana) e dalla crescita degli altri partiti, arriva al 28,1% (+0,8%).

Anche i Cinquestelle appaiono dinamici. Aumentano le loro quotazioni e passano dal 27,3% al 27,8%. In leggera flessione, invece, Liberi e uguali. 

E' caos nel Pd per i seggi. C'è una pattuglia di 130 deputati fedeli che il leader Renzi vorrebbe portare alla Camera, oltre ad una quarantina di altre aree, alleati compresi. Nel collegio di Roma centro correrà Gentiloni , sfidato dalla grillina Carla Ruocco, in quello di Bolzano la Boschi, in quello di Empoli Luca Lotti; e poi a Siena Pier Carlo Padoan, sfidato dal leghista Claudio Borghi, a Reggio Emilia Delrio e a Ferrara Franceschini. Sul resto non offre certezze fino all' ultimo. Rivoluzionerà le liste da cima a fondo, consapevole che questa è la partita della vita. Da chiudere stamane, quando la Direzione voterà nomi e liste, anche se solo lunedì scadono davvero i termini. Emma Bonino ha siglato un accordo su sette eletti.  Sarebbe poi Tabacci a sfidare a Milano la Boldrini e Salvini. La sede del Pd brulica fino a notte fonda: ci sono i segretari regionali di Toscana, Sardegna, Lombardia, Piemonte, e i segretari organizzativi di tutta Italia. Ci sono quelli che rischiano, come l'ex Dc Beppe Fioroni e l'ex Pci, Cesare Damiano, entrambi presidenti di commissione, o Barbara Pollastrini. Renzi depenna quelli con più di 15 anni alle spalle, per far posto ai nomi nuovi come la Annibali, o come l'industriale Riccardo Illy rispuntato fuori in Friuli. Gianni Cuperlo è alla Camera, per lui il seggio è assicurato. La Lorenzin viene mandata a Lucca, Casini resta a Bologna. Unica buona notizia, l' adesione del sindaco di Palermo, Leoluca Orlando al Pd.