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03/02/2018 06:40:00

Piero Savona: "Le candidature del Pd in provincia di Trapani? Non c'è stata democrazia"

 Piero Savona, fu candidato nel Pd alle ultime elezioni amministrative di Trapani, concluse poi con un nulla di fatto. Dopo tante tribolazioni anche il centrosinistra ha fatto le sue candidature per le elezioni politiche. Renzi ha detto che tutte le correnti sono state accontentate e che non è vero che i territori sono stati mortificati perchè c'è la migliore squadra per vincere. Che ne pensa?

Non condivido la regola del “volemose bene”. Sono stati consumati parecchi stracci nei territori, e Trapani è una di quelle province che non ha avuto quello che meritava. Abbiamo sempre avuto una forte presenza politica-elettorale, è sempre stata rappresentata con deputati e senatori, ma non abbiamo avuto in questa occasione la giusta attenzione che meritavamo per dare la possibilità concrete a un rappresentante di questa provincia per andare con maggiori certezze a Roma. Certo, ci sono le possibilità perchè questo avvenga, ma l'asticella è più alta.

Si aspettava un candidato del territorio in posizione privilegiata e non paracadutati.

Credo che una democrazia matura debba avere dei meccanismi con cui accedere alle postazioni importanti. A Trapani avevamo fatto le primarie che erano andate bene, questa volta si potevano riproporre. E' vero che le discussioni ci sono state in tutte le formazioni politiche. Questa legge elettorale è assurda, solo un masochista poteva farla così.

Ma l'ha fatta il Pd.

Sì, lo so. In questo caso ha fatto una pessima legge elettorale che dà la possibilità a chi controlla i partiti di fare bello e cattivo tempo.

Che campagna elettorale vivrà il Pd della provincia di Trapani visto che si parla di mortificazione del territorio?

Abbiamo la senatrice uscente Pamela Orrù che è candidata alla Camera, e Paolo Ruggirello candidato al Senato. Non è vero che non ci sono le persone su cui puntare. Ma non si è seguito un percorso di democrazia. La legge elettorale non consente di dare le preferenze in modo che tutti i cittadini possano scegliere il proprio candidato. Sarebbe stato necessario secondo me mettere in quota sicurezza, così come è stato fatto per altri, i soggetti rappresentanti di questo territorio.

Ha commesso un errore Matteo Renzi a non candidare Giacomo Tranchida all'uninominale alla Camera?

Ci sono tanti soggetti che dovevano essere maggiormente coinvolti. Uno di questi è Tranchida perchè è un esponente del Pd che si è misurato e ha dato ottimi risultati. Ma poteva essere coinvolto Gucciardi e altri. Bisognava dare la possibilità al territorio di esprimere candidature competitive al massimo e di essere rappresentato nei primi posti delle liste. Se si mette un'asticella così alta per raggiungere il risultato succede quello che è accaduto a Trapani, dove da solo avrei dovuto raggiungere il 50%.

Che spiegazione si dà di questo azzeramento della classe dirigente trapanese?

Il Pd ha tante risorse, parliamo dell'opportunità di valorizzarle. Non credo che sia stato azzerato il partito. Con tutte le critiche che ci sono state non significa che sia stato azzerato.

Renzi sa che andrà in contro alla sconfitta e si è fatto il conto sui fedelissimi. Ha guardato questi interessi e se n'è fregato del territorio. Il ragionamento alla base è gestire la sconfitta?

Spero che ogni partito abbia la convinzione di raggiungere la vittoria nel Paese. Mi preoccuperebbe un centrodestra che si smentisce di giorno in giorno. Essere amministrati da loro mi preoccuperebbe e sarei più sereno se dovesse continuare un governo Gentiloni. Ma con i numeri dati dai cittadini. Non mi piacerebbero le larghe intese.

 Rossana Titone