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11/02/2018 07:00:00

Daniele Nuccio: "Uguaglianza, lavoro, etica. Ecco perchè mi candido con LeU"

Daniele Nuccio, consigliere comunale di Marsala ma soprattutto candidato con LeU al collegio uninominale Marsala-Bagheria ma anche al plurinominale in terza posizione. Ha due cartucce da sparare. Come è cominciata questa campagna elettorale?

Non sono il tipo da fare campagna elettorale ogni 5 anni. L'impegno sul territorio è costante e continuativo. Non sono quel tipo che fa politica solo durante le elezioni. Semmai spingiamo più forte.

Molti suoi colleghi consiglieri comunali hanno detto che la voteranno, anche se fa parte di un altro schieramento. Dicono che lei fa la differenza perchè è molto volenteroso.

E' una cosa bella, significa che oltre alla questione politica e gli scontri si sono innescati dei rapporti di rispetto con i colleghi, anche di schieramento diverso.

Perchè ha scelto Liberi e Uguali e non di infilarsi nel Pd sotto l'ala protettiva di Giacomo Tranchida?

La mia esperienza nel Pd non è mai iniziata. Credo in un centro sinistra che non sia un comitato d'affari ma che si rifaccia ai valori di uguaglianza, lavoro, etica. Si è perso tutto questo nei partiti. In Liberi e Uguali ho incontrato il presidente Grasso che stimo da tempo e quando mi hanno chiesto di metterci la faccia ho accettato. Considerando anche le prospettive del centrosinistra che vorrei costruire. La deriva che ha preso il Pd non mi piace più. Diverso era il ragionamento su una figura come Giacomo Tranchida, il Pd ha scelto di non seguire chi ha fatto un percorso di centrosinistra.

Grasso che domani inaugura il comitato elettorale a Marsala.

Sì, verrà a Marsala, ed è un vero piacere. Il comitato è a Piazza del Popolo.

Parliamo un po' di programmi, che è sempre quello che manca in campagna elettorale? Quali sono i punti su cui la gente dovrebbe votare LeU e Nuccio?

La gente si disaffeziona perchè spesso si fanno troppi proclami, e anche questa campagna elettorale lo sta dimostrando. Non è una bella campagna elettorale, sembra di assistere a chi la spara più grossa. Se continuiamo così non ne usciremo mai. E nemmeno colpendo le paure della gente.

Si parla di sicurezza nelle città. E se ne parla anche a Marsala.

Ogni città deve tener conto della percezione di sicurezza che la gente ha, anche le città più sicure del mondo. Bisogna ragionare sul perchè Marsala è rimasta fuori dai giri che contano. A prescindere dalla collocazione politica questa città non ha rappresentanti nazionali da tempo. Il cittadino deve sapere che la città di Marsala, nel collegio uninominale è la città più popolosa.

Infrastrutture. Che può fare un deputato?

Nessuno ha la soluzione a portata di mano. Non ce l'ho nemmeno io. La soluzione sulla questione non è semplice, se l'avessi sarei presidente dell'Airgest. La politica cosa vuole fare per lo sviluppo dell'aeroporto.? Secondo me la politica deve stare fuori dall'aerporto.

Basta nomine politicizzate?

Esatto. Per questo non funzionano le cose in Sicilia. Bisogna ragionare sul co-marketing facendo sistema tra gli enti locali e trattare alla pari con Ryanair. E poi, visto che il turista lo “paghiamo”, per così dire, dobbiamo scegliere la qualità. Sono convinto che un accordo con l'aeroporto di Palermo non sia da buttare a priori, bisogna ragionarci su per cambiare la qualità del turista. Su questo serve battere i pugni nelle sedi opportune.

Ad ogni campagna elettorale si parla di vino e agroalimentare. Che politiche si possono mettere in campo?

 

Marsala non ha più il consorzio doc. La politica può lagnarsi tutti i giorni, oppure valutare dove si è sbagliato, convocare tutte le realtà. Ho interesse a capire come tutti gli altri consorzi funzionano creando mercato favorendo la grande distribuzione ma tutelando il piccolo agricoltore. Perchè si produce un vino che porta il nome della città, non dimentichiamolo.

Candidato al collegio uninominale, significa che andrà a scontro diretto. Gli altri competitor sono Pamela Orrù del Pd, Piera Aiello del M5S, Tiziana Pugliese per Forza Italia, tra tutti. Chi teme di più?

Sono tutti candidati credibili. Non tocca a me fare valutazioni. Dico solo sul Pd di chiederci quale deriva abbia preso negli ultimi anni in questa terra non dimenticando che per la Camera capolista è Maria Elena Boschi, che ha trovato difficoltà a trovare collocazione in altri seggi. Anche su Ruggirello, bisogna riconoscere che c'è stata una deriva del Pd e una mutazione. Si è spostato verso destra, oltre che verso il centro.

Renzi pare abbia voluto azzerare la vecchia identità del Pd fatto di correnti.

Non è il mio campo. Ma l'idea che ho avuto nella composizione delle liste è che è stato usato un metodo sbagliato. Altra cosa. Presto ci sarà lo slogan del voto utile. Il voto utile non esisterà, perchè è una legge elettorale che non garantisce stabilità ed è stata fatta per l'inciucio con Forza Italia.

Sui candidati nel suo collegio non vuole sbilanciarsi?

Voglio parlare di cose più che di persone. Il mio appello va a quella gente che non vuole andare a votare e che non ha più fiducia. Si fa la legge elettorale per non essere scelti. Pensare di fare una legge elettorale con la fiducia al governo stravolge la democrazia.

Il suo primo punto?

Al centro del mio impegno è la questione giovanile. E' un faro per me. Sono troppi i giovani costretti a lasciare la propria terra.

Come li facciamo tornare o come non li facciamo partire?

Il principio di fare esperienze all'estero è molto importante. Ma tutti quelli che sono scostretti perchè vengono pagati 400 euro per fare la commessa avendo studiato, è molto grave. Non è giusto. Il diritto al lavoro deve tornare ad essere sacro. Se il concetto di lavoro è semplificare e precarizzare tutto non ci siamo.

Immigrazione, quello che succede viene strumentalizzato dai partiti. Ma il tema si deve affrontare. Come?

Senza scadere nella retorica oggi dobbiamo considerare che ogni giorno nel Mediterraneo muore qualcuno, migliaia di ragazzi sono nelle prigioni libiche. Il fenomeno va ragionato su scala europea. E' un problema umanitario e di organizzazione.

E' contrario al decreto Minniti.

Sono contrario. Noi contestammo il governo Berlusconi che firmò un accordo con Gheddafi perchè venivano meno i diritti u mani. L'Italia non può firmare accordi con paesi che non hanno aderito alla Convenzione di Ginevra. Al primo posto c'è la questione umanitaria. Non voglio stare dalla parte sbagliata della Storia.

Povertà, la Sicilia è la regione più a rischio povertà.

Bisogna mettere in campo strategie concrete di contrasto a mafia, corruzione, e clientelismo. Questo dobbiamo scardinare per risolvere il resto. Il nuovo corso deve mettere fine a degli obbrobri.