Sabato 17 marzo alle 17:00 presso la Biblioteca Comunale di Salemi si presenta il saggio «Il linguaggio mafioso. Scritto, parlato, non detto», di Giuseppe Paternostro.
In che modo un'associazione che ha fatto del silenzio, e di tutto cioÌ€ che apparentemente eÌ€ l’antitesi della comunicazione, il suo carattere distintivo ha dato luogo a un sistema di comunicazione riconoscibile come tale?
L’obiettivo eÌ€ quello di analizzare il linguaggio usato dalla mafia in maniera organica, cercando di offrire una prima panoramica dei capisaldi del suo apparato comunicativo. Pizzini, lettere di scrocco, intercettazioni, testimonianze e silenzi sono gli elementi che ne costituiscono l'impianto comunicativo, in costante oscillazione fra una comunicazione interna e una comunicazione esterna, due facce distinte ma complementari.
Informazioni sull'autore:
Giuseppe Paternostro è ricercatore di linguistica italiana nell'Università di Palermo, dove insegna Analisi dei testi pubblici. I suoi interessi di ricerca vertono attorno alla sociolinguistica dell'Italia contemporanea e ai rapporti fra lingua, discorso e identità. In quest'ambito ha studiato in particolare le modalità di costruzione dei discorsi narrativi e argomentativi in diversi contesti (da quello quotidiano a quello politico) e in diverse varietà (italiano e dialetto).