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15/03/2018 14:53:00

Salemi, al via la IV edizione di : “Ritualità, Tradizione e contemporaneità del pane”

Anche quest’anno l’arte è protagonista all’interno della Festa di San Giuseppe, in programma a Salemi (Trapani) dal 15 al 25 marzo.

Sabato 17 marzo prenderà il via, presso il Palazzo del Museo nell’ex Collegio dei Gesuiti, la quarta edizione della mostra “Ritualità, tradizione e contemporaneità del pane. Verso la costituzione dell’Ecomuseo del Grano e del Pane”, curata da Giuseppe Maiorana. L’esposizione - realizzata in collaborazione con il Polo museale regionale d’arte moderna e contemporanea di Palazzo Riso, a Palermo, e con Palazzo D’Aumale, a Terrasini - resterà aperta fino all’8 aprile.

“I temi della tradizione, così come il rapporto con la forma e lo spazio pubblico, saranno presentati nella loro installazione in modo da giungere a una riflessione sul come proseguire oggi, a distanza di secoli, una tradizione, o su come quella stessa tradizione possa generare nuove forme che siano facilmente riscontrabili nella nostra quotidianità - racconta Maiorana -. L’azione performativa, nelle giornate del 18 e 19 marzo, all’interno del momento dedicato alla condivisione del pranzo con i tre bambini che rappresentano la sacra Famiglia, si delineerà con l’introduzione di una nuova pietanza che andrà ad arricchire le tradizionali 101 pietanze”.

A prendere parte alla mostra, nata da un progetto dell’assessorato alle Culture del Comune di Salemi, sarà il collettivo artistico “Alterazioni Video”, fondato a Milano nel 2004 da Paololuca Barbieri Marchi, Alberto Caffarelli, Matteo Erenbourg, Andrea Masu e Giacomo Porfiri. Da allora, “Alterazioni Video” - la cui ricerca varia tra lo spazio e i segni estetici arricchendosi di un forte carico emotivo e metaforico - ha partecipato a varie mostre internazionali come Disobedience (Berlino 2005), Biennale di Venezia (2007), Remote Control (Shanghai 2007), Manifesta 7 (Rovereto 2008), 12^ Biennale di architettura di Venezia (2010) e Freak Out (New York 2013).

“L’azione artistica si connota come importante atto di responsabilità che vedrà gli artisti i ‘proseguitori’ di una tradizione che, nel rispetto degli stilemi rituali del passato, potrà generare un processo di innovazione e continuità - dice ancora Maiorana -. Questo ulteriore momento si configura come importante passaggio per condurre la comunità nella realizzazione di un percorso partecipato, già avviato nel 2014, verso la costituzione dell’Ecomuseo del grano e del pane e che troverà collocazione all’interno del Palazzo dei musei, ulteriore tassello fondamentale per la città”.