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20/04/2018 06:00:00

Il mega progetto del porto di San Vito. "Un danno alla città". Ma la Marina Bay si difende

Continua la battaglia per salvare la spiaggia di San Vito lo Capo dalla cementificazione. Sono oltre due mila le firme raccolte per dire non al mega progetto che cambierebbe totalmente l’aspetto del porto della piccola cittadina meta di migliaia di turisti ogni anno. Il progetto è quello della società di Trapani, Marina Bay, ed è in corso di discussione in Regione dove verrà aperta una conferenza di servizi. La società trapanese però si difende: "Anzi risolviamo molti problemi della città".

Nei giorni scorsi l’allarme lanciato da Tp24.it ha suscitato l’attenzione anche dei media nazionali.


A minacciare l’equilibrio perfetto tra mare e piccola città è il progetto del porto turistico che di fatto privatizzerebbe la costa e il mare tra i due moli, facendo sparire la famosa mezza luna di sabbia. Un progetto presentato alla Regione dalla Società Marina Bay di Trapani che vorrebbe trasformare il porto prendendolo in concessione per 48 anni.
Nella richiesta di concessione a privati, la società ha chiesto la disponibilità di un totale di 114.986 metri quadrati, di cui 64.431 di specchio acqueo, 42.839 su area demaniale marittima, 8.761 su area demaniale comunale. Si parla di 17 mila metri quadrati per un hotel con centro benessere. E poi centro commerciale, campi sportivi, un supermercato. Il progetto tende a sfruttare i benefici della legge Burlando, la stessa utilizzata per avviare la procedura del porto di Marsala. E infatti tra i progettisti del porto di San Vito c’è Pietro Inferrera, lo stesso che era nella squadra per il Marina di Marsala. Un progetto enorme, come enormi sono i costi. Si parla di circa 40 milioni di euro, anche se la società che lo ha proposto possiede un capitale sociale di appena 50 mila euro. Adesso ci sarà una conferenza di servizi in Regione.
Un progetto che ha fatto alzare le proteste e la difesa del territorio. I sanvitesi lo hanno respinto fermamente, e la stessa cosa è stata fatta dagli organi politici della cittadina marittima. Sono contrari tutti, il sindaco, gli assessori, i consiglieri comunali. Dice No al progetto del porto chi vive a San Vito ma anche chi la visita e l’ha visitata, chi la ammira come luogo di relax e avventura allo stesso tempo. Come gli appassionati di Climbing.
“Le iniziative private sono bene accette se compatibili con le politiche di sviluppo. E questo progetto non lo è”, dice il sindaco Matteo Rizzo. Il progetto potrebbe mettere in crisi i sistemi idrici e fognari del paese, soprattutto in estate, infrastrutture già carenti.
“Il nostro progetto anzi risolve le criticità ambientali del bacino portuale. Il bacino infatti non ha una messa in sicurezza”, dicono dalla Marina Bay.
“Si evidenzia – si legge in una relazione approvata dalla giunta comunale sul progetto della Marina Bay – una assoluta mancanza di un adeguato e indispensabile studio legato ai risvolti di natura anche economica sull’intero territorio comunale di San Vito lo Capo, Macari e Castelluzzo”. In sostanza il progetto del porto se realizzato non stravolgerebbe in negativo soltanto l’area della spiaggia cittadina, ma una cementificazione così selvaggia provocherebbe ripercussioni anche nelle zone limitrofe perchè sarà imprevedibile la “reazione” del mare.
I sanvitesi sono sul piede di guerra, non vogliono che la propria cittadina venga stravolta da un progetto che non sarebbe in linea con le caratteristiche di San Vito. Una piccola città, adagiata sul mare, con una lunga e invidiata spiaggia. Meta ogni anno di migliaia di turisti, che apprezzano la semplicità e il clima antico di un piccolo centro sul mare.