Venerdì 4 aprile 2018, si è appena conclusa la 1° tappa del Giro d'Italia 2018, edizione numero 101.
La Corsa Rosa, per la prima volta nella sua ultrasecolare storia, ha fatto tappa in un territorio extra europeo, avendo infatti preso il via con una cronometro individuale di 9,7 km interna a Gerusalemme Ovest, la fetta della "Città Santa" riservata agli israeliani. Domani (sabato) e dopodomani (domenica) le altre due tappe nello stato ebraico (Haifa – Tel Aviv e Be'er Sheva – Eilat) prima di approdare martedì, dopo la giornata di riposo dedicata al trasferimento della carovana, in Sicilia. Tre le tappe siciliane, si comincerà con la Catania – Caltagirone e si concluderà con la Caltanissetta – Etna (Osservatorio), con in mezzo mercoledì 9 maggio 2018 la Agrigento – Santa Ninfa di 153 km che attraverserà gran parte della Valle del Belice per commerare le vittime del terremoto del 1968, a 60 anni esatti dalla tragedia, il primo disastro ambientale della storia della Repubblica, che causò 400 morti, 90.000 sfollati e che radette al suolo una decina di comuni. La nostra redazione sarà ovviamente presente all'evento, con i nostri collaboratori della redazione sportiva Emanuele Scavuzzo ed Emanuele Giacalone che fanno parte dei 2000 giornalisti accreditati da RCS Sport per questa edizione del Giro. Tra l'altro, la 5° tappa in terra trapanese sarà anche una tappa insidiosa in cui probabilmente si muoveranno i "big" accreditati per la vittoria finale, in quanto la corsa si inerpicherà sulle colline nei dintorni di Poggioreale e di Partanna prima di lanciarsi sul falsopiano che porta a Santa Ninfa.
Per quanto riguarda il gruppo dei 176 corridori al via oggi da Gerusalemme, lasciano l'amaro in bocca le pesanti assenze di tanti protagonisti del circuito mondiale, come la maggior parte dei velocisti di livello, il Campione del Mondo Peter Sagan, il colombiano Nairo Quintana ed il messinese Vincenzo Nibali, vincitore del Giro 2013 e del Giro 2016 nonché del Tour de France 2014, che in stagione ha già vinto la Milano – Sanremo e che ha deciso di dedicarsi esclusivamente alla più importante corsa professionistica, quella d'oltralpe in programma come sempre nel mese di luglio. Per quanto riguarda gli italiani, assente dell'ultimo minuto il veterano Filippo Pozzato, bloccato dalle disperate condizioni di salute del padre. Curiosità: sia Nibali che Quintana... ci saranno, non Vincenzo e Nairo, ma i loro compagni di squadra e fratelli Antonio Nibali (Bahrain Merida) e Dayer Quintana (Team Movistar). Resta comunque di assoluto livello lo "star power" in corsa, con gli italiani Domenico Pozzovivo e Fabio Aru (vincitore della Vuelta a Espana 2015 e già a podio due volte al Giro d'Italia), l'olandese Maglia Rosa uscente Tom Dumoulin, il francese Thibaut Pinault e, ciliegina sulla torta, il campionissimo inglese (keniota di nascita) Chris Froome, vincitore in carriera di ben quattro Tour de France ed assente dalla Corsa Rosa dal 2010. Froome, vincitore del Tour 2017 e della Vuelta 2017, è in Italia con l'obiettivo dichiarato di eguagliare le imprese di Eddie Merckx (Vuelta 1973, Giro 1974 e Tour 1974) e di Bernard Hinault (Giro 1982, Tour 1982 e Vuelta 1983), capaci di vincere tre Grandi Giri consecutivi. Infuriano però le polemiche: su Froome è aperta un'inchiesta a carico della Wada (l'agenzia internazionale antidoping) per dei valori oltre limite riscontrati nel suo sangue durante la scorsa Vuelta a Espana (vinta) di salbutamolo, un broncodilatatore utilizzato nelle terapia anti asma, regolarmente prescritto a Froome ma di cui il campione inglese avrebbe illecitamente abusato.
Per quanto riguarda la prima tappa, il Giro è ripreso così come era terminato nel 2017: Maglia Rosa a Tom Dumoulin, vincitore della 1° tappa e capace già di rifilare distacchi corposi ai suoi rivali per la vittoria finale (50'' a Fabio Aru) nella breve cronometro israeliana.