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17/05/2018 06:00:00

Marsala, le scuole di kite contro l'amministrazione: "Siamo stati ingannati"

 

A Marsala ci sono molte strutture, molte scuole di kitesurf, nella zona di Birgi. Lo stagnone è diventato paradiso dei kiters. Ma in queste settimane ci sono state molte polemiche tra l'amministrazione comunale e diversi titolari di scuole di kite per quello che è successo con la tappa del campionato italiano di freestyle organizzata per le manifestazioni garibaldine.

 

Maurizio Pantaleo, Andrea Alagna, e Gianni Zichittella, sono alcuni dei titolari di scuole di kite. E sono tante dicevamo. Pantaleo, è uno sport che cresce sempre di più in città.

 

Sì, ed è importante che si cresca in qualità. Che ci siano delle regole, per dare volano al kite e non perdere tutto quello che si è costruito nel tempo.

 

Proprio per dare volano al kite l'amministrazione ha organizzato per le manifestazioni garibaldine una tappa del campionato italiano di freestyle. Ma in questo senso qualcosa non è andata. Sono nate un po' di polemiche, perchè l'assessore dice che voleva coinvolgere tutte le scuole di kite ma che negli anni passati è stato lasciato da solo. Voi dite che l'amministrazione vi ha escluso. Come sono andate le cose, Pantaleo?

 

Noi siamo stati invitati dall'amministrazione, in una riunione l'assessore Baiata ha messo in evidenza che questo sport piace all'assessorato regionale Territorio e Ambiente. Ci ha chiesto cosa si potesse fare con un evento importante a Marsala, dato che c'è questo trend positivo di sviluppo di questo sport ecocompatibile. Allora abbiamo consigliato una tappa del campionato italiano di freestyle. Consigliando di parlare con con Ignazio Pipitone Florio, consigliere nazionale Fiv. Ci sono state altre riunioni ma poi abbiamo visto che c'è stata la scuola di kite di Alberto Rondina che aveva avanzato pure questa proposta.

 

Questa scuola si trova sempre nella zona di Birgi?

 

Sì. Siamo nello stesso punto. L'assessore ci aveva assicurato che doveva essere una festa di tutti, che doveva coinvolgere tutte le scuole marsalesi. Però non è stato così. Sono state fatte diverse riunioni, e poi abbiamo visto la locandina con il logo della scuola di Rondina, e che il nome della manifestazione aveva lo stesso nome della scuola di Rondina. Abbiamo messo subito in evidenza che si trattava a questo punto di una cosa prettamente commerciale, che non c'entrava nulla con la manifestazione per lo Sbarco dei Mille. Questo nome non andava bene, era diventata una cosa di parte non di tutti.

 

Era pubblicità?

 

Sì. Abbiamo cercato di far capire che noi volevamo dare il nostro contributo per la città di Marsala, gratuitamente, non per favorire una sola scuola. L'assessore aveva anche messo in evidenza che non poteva essere di parte per uno, perchè doveva dare conto al consiglio comunale, doveva avere a che fare con la Regione per i contributi.

 

Quanto è costata la manifestazione?

 

Noi ci siamo poi disinteressati da tutto. Abbiamo preso le distanze e abbiamo visto che non c'era possibilità di collaborare.

 

L'assessore Baiata ha detto che ha fatto tutto in armonia con la Fiv, la Federazione italiana vela.

 

Ignazio Pipitone Florio ci ha detto che il nome non doveva essere questo, anzi ha detto che l'evento poteva essere annullato. Il nome non c'entra niente con quello che doveva essere in origine.

 

Com'è finita?

 

Che siamo stati ingannati. L'assessore è venuto qui tramite Nicola Fici, ex consigliere comunale, e ci ha ingannato, ha usato termini sgradevoli, quasi da ricatto.

 

In che senso?

 

Ha detto che avrebbe cercato di cambiare nome aggiungendo: “poi se non vi presentate ve lo dico io quello che succede...”. Molto esagerato.

 

Perchè lui si lamentava che negli anni scorsi non vi siete presentati.

 

Il primo anno ho detto all'amministrazione che non avrei partecipato se prima non si fosse regolarizzato il kite. La situazione è diventata caotica. Non ho cominciato tanti anni fa, investendo, per vedere adesso persone che si fanno male. Per fortuna non è mai successo nulla di grave, ma ci sono giornate in cui ci sono così tanti kiters che sembra un miracolo che non si scontrino. Se il volano deve crescere deve crescere regolamentato.

 

Andrea Alagna, ha anche una scuola di kite, adesso a cosa puntate?

 

A tutelarci di più, costituiremo un comitato delle scuole marsalesi. E' uno sport che sta crescendo molto. E vogliamo tutelare tutti.

 

Gianni Zichittella, lei è tra i più delusi.

 

Noi chiediamo un aiuto in più dal Comune, che ci tuteli, a Marsala abbiamo trasformato lo stagnone in un posto unico per fare kite. Abbiamo capito che a loro non frega nulla. Non abbiamo messo scuole ma creato un gruppo per mandare avanti kite a Marsala. Non doveva chiamarsi Prokite cup.