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23/05/2018 06:00:00

Il nuovo Tribunale di Marsala. Camassa: "Stiamo lavorando. E' la volta buona, fidatevi"

“Fidatevi, questa volta entriamo. Non so quando, ma stiamo lavorando per trasferirci nel nuovo Palazzo di Giustizia”.

Lo ha detto Alessandra Camassa, presidente del Tribunale di Marsala, parlando del nuovo palazzo di Giustizia in costruzione da anni. Una struttura martoriata dagli intoppi burocratici e non solo. Una struttura pensata più di quindici anni fa e che adesso non rispetta più i canoni di sicurezza.


La presidente del Tribunale Camassa, durante la conferenza stampa di presentazione delle iniziative per l'anniversario della Strage di Capaci, si è soffermata sul nuovo tribunale, sullo stato dei lavori.
“Da due anni ci siamo messi a lavorare intensamente. Ci sono due appalti in corso ed è tutto molto complicato” ha detto Camassa. “Ogni tanto, infatti, ci si accorge che manca qualcosa. Ultimamente abbiamo scoperto che non c'era il gruppo di continuità”, e se va via l'energia elettrica in un tribunale è il caos. Anche perchè vanno in blackout i sistemi di sicurezza. Proprio sulla sicurezza il tribunale vacilla. “Una volta si poteva pensare all'open space – ha aggiunto Camassa – ma adesso non è molto consigliabile per ragioni di sicurezza. Devo dire però che il Comune ha fatto tutto quello che avevamo chiesto per adeguare la struttura. Il Ministero della Giustizia, da qualche mese, è di fatto senza una guida. Per i lavori abbiamo cercato di contenere i costi ma è diventato molto difficile trovare le ditte che ci facessero i lavori a prezzi così contenuti”.
Camassa non si vuole sbilanciare sui tempi. “Non vi posso dire quando entreremo nel nuovo tribunale. Certo, c'è una situazione che ci porta a lasciare l'attuale palazzo di Giustizia e gli uffici del vicino palazzo Halley, c'è da organizzare un trasloco. Non me la sento di fissare una data”, ha aggiunto la presidente del tribunale. Che assicura: “Il ministero non mi può vedere più per tutte le volte che scrivo, telefono e chiedo notizie sul Tribunale. E il sindaco non può vedere più noi – dice sorridendo Camassa – visto che ha bisogno della struttura di Piazza Borsellino”.
Non si hanno tempi certi ma la Camassa è fiduciosa. “Vi dovete fidare, perchè questa volta entriamo. E' la volta buona. Ma non riesco a dirvi quando”.


Il sindaco punta a terminare tutto entro la fine dell'anno, ma sarà molto difficile
. “Il palazzo di giustizia è stato penato tanti anni fa, in un momento storico diverso”, ha detto Alberto Di Girolamo.
Nell'attuale palazzo di Giustizia andranno gli uffici comunali. E questo dopo il voltafaccia del sindaco che inizialmente aveva fatto intendere che ci fosse la possibilità di portare l'istituto Commerciale di Marsala nell'attuale Tribunale. Il Commerciale aspetta da 40 anni una nuova scuola, aspettano di lasciare quella struttura inadeguata di via Trapani per la quale l'ex Provincia paga 300 mila euro l'anno di affitto. Ma il sogno di studenti e docenti del Commerciale di avere una scuola nuova si è infranto dopo le parole del sindaco lo scorso autunno.
Il sindaco aveva anche detto che il 2018 sarebbe stato l'anno buono per l'apertura del nuovo tribunale, ma le cose potrebbero andare ancora per le lunghe.

Certo è che la storia del nuovo tribunale di Marsala, che nel frattempo è diventato vecchio, è davvero singolare. Figlia di opere pubbliche pensate con sciatteria, e portate avanti con superficialità.
Il nuovo Palazzo di Giustizia ha una superficie di circa 14 mila metri quadrati. Nella struttura trovano spazio gli edifici del Tribunale (tre corpi di fabbrica) e quelli della Procura della Repubblica (2 corpi di fabbrica) che si affacciano su un'area interna al Complesso edilizio. Il costo complessivo è stato di oltre 13 milioni e 500 mila euro finanziati, nel 2007, con due mutui contratti con la Cassa Depositi e Prestiti dal Ministero della Giustizia (10 milioni e 700 mila euro) e dal Comune (un milione e 955 mila euro) e con fondi comunali: 850 mila euro. Il progetto definitivo del Tribunale è stato redatto dall'Ufficio Territorio ed Ambiente del Comune di Marsala, all'epoca diretto dall'ingegnere Gianfranco D'Orazio. I lavori sono stati effettuati da un'Associazione temporanea d'imprese composta da Iride (capo gruppo), e dall'Itaca, Airtemp Division e Co.ri.mar. (mandanti) . L'Ati si è aggiudicata la gara d'appalto praticando un ribasso del 31,22% sulla base d'asta. Il nuovo Palazzo di Giustizia sarà servito da un ampio parcheggio pubblico, in via Messina Orlando, capace di ospitare 300 autovetture, costato circa 600 mila euro. A questi soldi si aggiungono tutti quelli che si stanno spendendo per l'adeguamento della struttura in termini di sicurezza. Si parla di circa 1,5 milioni di euro.