Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
20/06/2018 12:48:00

Parco Archeologico di Selinunte, è crollato un manufatto del III-IV sec. A.C. Le foto

Prima l’immondizia ad accogliere i turisti all’ingresso del Parco di Selinunte, ne abbiamo parlato in questo articolo alcuni giorni fa, ora, ed è pure peggio, segnaliamo il crollo del pozzo dentro alla Casa Punica, vicino alla fortificazione di Selinunte, un manufatto del III-IV sec. avanti cristo.

Un crollo che testimonia l’incuria e il degrado in cui versa il Parco archeologico più grande d’Europa.

“So con certezza che fino a venerdì pomeriggio era ancora perfetto, perché l’ho visto, – ci racconta la guida turistica Reghina Hundemer -.”

Il collo del pozzo era stato restaurato con cemento e ferro qualche anno fa, e probabilmente con le forti piogge si è praticamente spaccato in due parti, con una metà che si è appoggiata all’altra, come potete vedere dalla foto di tp24.it.

"Io l’ho segnalato subito al custode di turno che ha detto che farà il verbale, ma anche all’archeologa del Parco – continua la Hundemer-. Tutta l’area, specie quella dell’Acropoli e del cosidetto “abitato” è mal combinata. Ovunque ci sono sterpaglie alte, ovunque ci sono pericoli di crolli, che non riguardano le colonne del tempio, ma il rischio di piccoli crolli come ad esempio quello della piccola vasca che si trova vicino alle fondamenta delle Case Puniche, - dentro l’area dell’Acropoli-, rotta in tanti piccoli pezzi.

Lì è assolutamente neccessario intervenire al più presto con un restauro per evitare il peggio.