Il caso del trasferimento delle alghe da Selinunte a Triscina si complica.
Sarebbe stato fatto senza il parere del Libero Consorzio Comunale di Trapani.
Lo dice il dottor Roberto Fiorentino, presidente del Consorzio, raggiunto telefonicamente da Tp24, al quale abbiamo chiesto se è vero che prima era stato identificato un sito a Selinunte e poi c’è stato un cambiamento per Triscina.
“Assolutamente sì. Nell’aprile scorso c’era stata una prima conferenza di servizio. La scelta era di trasferire la posidonia nel tratto di litorale sotto il depuratore di Selinunte, in modo da liberare la spiaggetta attigua al porto. Ed il Libero Consorzio aveva dato parere favorevole, anche perché il Genio Civile nella documentazione aveva dichiarato che queste alghe non contenevano rifiuti pericolosi. Poi è stata chiesta la valutazione di incidenza ambientale all’ufficio tecnico del comune di Castelvetrano che si occupa appunto dell’incidenza ecologica dei piani e progetti ricadenti nei Siti di Interesse Comunitario (SIC) e Zone di Protezione Speciale (ZPS). E alla fine l’ipotesi del trasferimento sotto il depuratore venne accantonata perché ricadente in una zona di Sito Natura 2000.”
E’ per questo che allora la destinazione venne cambiata e si optò per Triscina?
Sì, ma questa motivazione non stava in piedi, perché il Sito Natura 2000 va da Porto Palo quasi fino al faro di Torretta Granitola, comprendendo quindi anche l’intero litorale di Triscina.
A giugno il Genio Civile scriveva al Consorzio che, considerato che siamo ormai in estate, occorreva essere solerti nell’esprimere il parere, perché si voleva portare il materiale in una zona individuata a Triscina.
E lei ha fornito questo parere?
No, fino al giorno in cui partirono i primi camion (giovedì mattina) non avevamo espresso alcun parere. Io, giovedì alle sette ero lì al porto, per rendermi conto meglio della situazione e quelli del Genio Civile mi hanno detto che stavano portando tutto a Triscina. Non avevo ancora capito bene il luogo preciso. E quando mi dissero che si trattava della strada 17 andai a dare un’occhiata personalmente. Arrivai prima e mi resi conto che si trattava di una zona dove io, da mazarese, ho passato i periodi estivi durante la mia giovinezza negli anni ’80.
La mattina dopo ho subito trasmesso il mio parere avverso, dopo aver parlato con i miei superiori che mi hanno consigliato di esprimermi su ciò che dice il decreto relativo al Sito Natura 2000.
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Al di là della stranezza di una scelta diventata esecutiva nonostante l’assenza del parere del Libero Consorzio Comunale di Trapani, inviato però l’indomani e risultato “avverso”, non si può fare a meno di chiedersi da dove nasce, e da chi, l’esigenza dello spostamento delle masse dalla spiagetta attigua al porto verso altra destinazione.
Se le masse erano ritenute compatibili con la spiaggia, non sarebbero potute rimanere dov’erano?
Egidio Morici