Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
20/07/2018 09:32:00

Pantelleria, concussione alla Finanza, condannati maresciallo Ditta e brigadiere Spanò

Il Tribunale di Marsala ha condannato a due anni e 8 mesi di carcere (la stessa pena invocata dal pm Giulia D’Alessandro) due sottufficiali della Guardia di finanza processati con l’accusa di concussione.

I due militari condannati sono il maresciallo Vincenzo Ditta, di 56 anni, e il brigadiere Gaetano Spanò, di 61, rispettivamente ex comandante e vicecomandante della stazione delle Fiamme Gialle di Pantelleria.

I due finanzieri erano finiti sotto processo con l’accusa di avere tamponato, con l’auto di servizio, l’auto di un romeno, chiedendo poi a quest’ultimo di pagare i danni. I fatti contestati risalgono al giugno 2014. A condurre l’indagine, coordinata dall’allora procuratore della repubblica di Marsala Alberto Di Pisa, è stata la sezione di pg della Guardia di finanza della Procura marsalese all’epoca diretta dal luogotenente Antonio Lubrano. Dall’inchiesta è emerso la Wolksvagen Touran del romeno Paul Ferdelas, che dal 2008 vive sull’isola con la moglie e i tre figli, lavorando per un’impresa edile, il 17 giugno 2014 sarebbe stata tamponata dall’auto delle Fiamme Gialle (una Fiat Panda) con cui Ditta e Spanò stavano svolgendo servizio per le strade di Pantelleria. I due militari, però, anziché avviare le pratiche per il risarcimento dei danni provocati al mezzo del rumeno, abusando del proprio ruolo, avrebbero intimidito il cittadino straniero, dicendogli, tra l’altro, secondo l’accusa, che lo avrebbero fatto “espellere” dall’isola. Nella sua requisitoria, il pm D’Alessandro, in riferimento ai due imputati, aveva affermato: “Hanno fatto cattivo uso dei poteri loro attribuiti. Un uso privato. E il loro racconto dei fatti è inattendibile. Dopo averlo tamponato, chiesero a Ferdelas di pagare i danni, mettendogli paura con il loro comportamento. Gli dissero di non pagare più nulla, dopo che Ferdelas aveva versato 150 euro, solo quando seppero o intuirono che erano indagati. Ferdelas, che è attendibile perché non avrebbe alcun motivo per accusare i due finanzieri, ha dichiarato che questi ultimi gli dissero: stai attento, perché qui sei a Pantelleria, non in Romania”.