Ci risiamo: la Sicilia è sotto assedio per gli incendi, come ogni estate. Negli ultimi giorni è stata particolarmente colpita la Sicilia orientale, ed in particolare la Riserva della Tipa, ad Acireale. Ieri centinaia di interventi in tutta l'isola, e Canadair in azione. Le zone più critiche sono nel palermitano, e a Caltagirone, dove brucia il bosco. La provincia di Catania è la più colpita.
C'è anche la polemica politica: perché i Cinque stelle accusano la Regione di non aver firmato ancora i contratti per gli elicotteri antincendi.
I deputati regionali 5 Stelle Giampiero Trizzino, Nuccio Di Paola, Stefania Campo e Valentina Palmeri hanno chiestoche il presidente Nello Musumeci e l’assessore Cordaro riferiscano all’Ars sull’emergenza-incendi: «Ancora una volta – dicono – la Regione arriva tardi. Da marzo chiediamo al governo Musumeci di mettere in campo le attività di prevenzione. Solo la scorsa settimana è stato siglato il contratto tra il Corpo forestale e un raggruppamento di imprese che consente di utilizzare sei velivoli».
La Sicilia al momento conta su 10 elicotteri, 3 Canadair invece, fanno base su Trapani.
Ma la Sicilia purtroppo ha mezzi vecchi, soprattutto per quanto riguarda le auto, e organici ridotti. Al Corpo forestale, ad esempio, mancano 800 agenti.
Scrive Il Giornale di Sicilia oggi in edicola:
Il mese scorso il presidente Nello Musumeci ha presentato il piano antincendio che prevede più controlli con squadre speciali contro gli incendiari ma anche 15 mezzi aerei. Nove mezzi aerei sono messi a disposizione dal dipartimento nazionale della Protezione civile, quattro dei quali finanziati dalla Regione in convenzione con forze armate e carabinieri. Altri sei si sono da poco aggiunti. Nell’Isola sono poi 650 i forestali «in divisa», gli unici che possono dirigere le operazioni di spegnimento. Poi ci sono i famosi 6mila 200 stagionali «centunisti» che – appunto per 101 giorni l’anno – presidiano ventiquattr’ore su ventiquattro le duecento torrette di avvistamento sparse per la Sicilia. Oppure, lavorano sulle autobotti e nelle squadre di intervento che sono circa quattrocento.