Alle 9 di martedì mattina, tra l’emozione dei molti presenti, ha ricominciato a nuotare nelle acque cristalline di Cala Azzurra a Favignana, Rita (battezzata così dal “tartavoto”, in onore di Rita Levi Montalcini), esemplare di Caretta caretta, curata al Centro di Primo Soccorso per Tartarughe Marine dell’Area Marina Protetta Isole Egadi.
Rita, è una femmina adulta, avente una lunghezza di carapace pari a 63 cm e un’età stimata attorno ai 25 anni, arrivata al centro nel mese di maggio, fortemente debilitata, a causa dell’interazione accidentale con un palangaro.
L’esemplare, su cui è stato applicato un tag satellitare Iridium (SeaTrkr) di ultima generazione, ovvero un data-logger dotato di ricevitore GPS, è la seconda tartaruga marina liberata nell’ambito del progetto “Marine Turtle Tracking” avviato nel mese di giugno con il rilascio di Dian, che, grazie alla sponsorizzazione del marchio Rio Mare (gruppo Bolton Alimentari) e alla collaborazione scientifica del Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa, consente di monitorare gli spostamenti di alcuni pazienti del Centro di Primo Soccorso dell’AMP.
La liberazione è stata preceduta da un momento di sensibilizzazione durante il quale, alle persone accorse per l’occasione, sono state illustrate le attività svolte dal Centro, con particolare riferimento alle buone prassi e alle azioni del progetto Life+12 Tartalife, finanziato dalla UE, di cui l’AMP è partner.
Ad accompagnarla verso il mare, insieme ad un componente dello staff dell’AMP, è stato un rappresentante del Lions Club di Trapani, associazione che nel mese di Luglio aveva simbolicamente adottato Rita, contribuendo alle sue cure.
Dalla sua apertura nel settembre 2015, sono arrivati al Centro di Primo Soccorso, 44 esemplari, di cui oltre il 65% reintrodotti natura.