16,00 - Più di 1.500 persone, 3.000 collegate in diretta su Zakradio.it, 40 kg di cous cous in più varianti, incluso il nostro “cuscusu”, 30 kg di pane e olio, 250 arancine, 2 kg di panelle, e poi piatti albanesi, congolesi, tunisini, vegetariani, senza glutine, l’enorme cassata da oltre 10 kg dello chef Peppe Giuffré e molto altro ancora.
Ieri sera, 2 settembre, il cibo ha unito trapanesi da tutti i quartieri, rifugiati e ospiti lungo la tavolata che si è sviluppata a partire da Palazzo Cavarretta nell’ambito dell’iniziativa Un Mediterraneo di pace. 85 realtà, a cui si è aggiunta nel corso della serata l’adesione del Trapani Calcio, hanno contribuito a un grande successo. Un evento dalla partecipazione vasta e trasversale, forse inattesa, che ha ribadito che Trapani è una città accogliente e inclusiva, come testimonia la sua ricca e stratificata storia fatta anche di mescolanze e migrazioni.
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07,00 - Più di 1500 persone insieme, in una tavolata lunga quanto il corso. E' stata un successo "Un Mediterraneo di Pace", l'iniziativa antirazzista voluta da alcune associazioni trapanesi e patrocinata dal Comune di Trapani, che ha messo insieme a cena migranti e trapanesi nel nome del piatto che unisce il Mediterraneo, il cous cous, nel cuore della città,lungo corso Vittorio Emanuele.
All'appello hanno aderito in tanti: 83 tra enti e associazioni. Il Comune di Trapani ha dato aiuto concreto all'organizzazione. "La pace è un valore universale - spiega il Sindaco Giacomo Tranchida - e Trapani è ponte e porta del Mediterraneo". Hanno aderito anche i Comuni di Erice e Paceco, per un'iniziativa che è nata dopo la vicenda della nave Diciotti, bloccata con 67 profughi a bordo, in fuga da guerra e povertà, davanti il porto di Trapani lo scorso 13 Luglio.
Durante la centa, tantissime le testimonianze di giornalisti, scrittori, professionisti, profughi.