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04/10/2018 10:33:00

Reperti di epoca greca in un salone di una villa di Levanzo. Denunciati due milanesi

 Reperti di epoca greca, del III secolo avanti cristo, usati come arredamento nel salone di una villa di Levanzo. Questa sciccheria è costata la denuncia per impossessamento illecito di beni culturali appartenenti allo Stato a due persone di Milano. Nel salone della villa sono stati trovati dai Carabinieri un'anfora integra e un frammento testimonianze della battaglia delle Egadi. I due reperti sono stati sequestrati. Ecco i dettagli nella nota dei Carabinieri.

I Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale (TPC) di Palermo, nel corso di attività preventiva presso l’area marina antistante l’isola di Favignana, finalizzata al contrasto alle violazioni in materia di ricerche archeologiche non autorizzate, sequestravano, in collaborazione con la locale Arma territoriale e l’ausilio della Motovedetta della Compagnia Carabinieri di Trapani, un’anfora integra e un frammento di epoca greca (III sec. a.C.), denunciando alla Procura della Repubblica, due persone di Milano per impossessamento illecito di beni culturali appartenenti allo Stato.


I manufatti recuperati, utilizzati come oggetti di arredamento nel salone di una villa nell’isola di Levanzo, con segni evidenti di incrostazioni marine, testimoniano che l’arcipelago, teatro di rilevanti momenti storici, tra cui la battaglia delle Egadi (241a.C.) che spianò la strada al dominio romano sul Mediterraneo, è un’area ancora ricca di antiche vestigia, tuttora sommerse e da scoprire.
Le indagini proseguiranno per accertare l’esatta area di provenienza dei reperti e favorirne il recupero di ulteriori. Al riguardo, è importante tener presente che la vigente normativa di tutela, in mancanza di autorizzazioni, punisce le ricerche, l’impossessamento e la commercializzazione di beni archeologici. Ulteriori informazioni e consigli del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale sono reperibili sul sito web www.carabinieri.it nonché tramite l’applicazione per dispostivi mobili “iTPC
”.