Peppe Vassallo consigliere comunale più votato ad Erice e uno dei maggiori oppositori dell’amministrazione comunale. Cosa succede, c’è un’invasione di ratti che in alcuni casi entrano pure nelle case.
Ho fatto un’interrogazione all’amministrazione e mi sono fatto portavoce delle tante istanze dei cittadini. E’ un dato oggettivo, via Argenteria, via Simeto, via Campania, via Manzoni e tante altre vie sono invase dai ratti. Mi arrivano diverse segnalazioni anche sui social. Ho invitato l’amministrazione e il sindaco Toscano, visto che le modalità tradizionali di derattizzazione non funzionano, a prendere delle iniziative diverse e più incisive. Il sindaco è la massima autorità sanitaria della città, deve fare qualcosa.
Perché non si riesce a risolvere questo problema, è così difficile?
Fare il sindaco di qualsiasi città oggi è difficile, farlo ad Erice lo è molto di più. Il sindaco non ha la bacchetta magica per risolvere i problemi, ma devo prendere atto, ricevendo delle lamentele continue da parte dei cittadini, a mio modo di vedere, che non è in grado di gestire l’ordinaria amministrazione. Quando una città è invasa dai Ratti, perchè di questo si tratta, il sindaco non può intervenire con l'ordinario, ma bisogna fare delle azioni alternative, visto che i ratti ritornano. Negli anni passati non c’erano.
E' anche un problema di mancanza di personale?
Sicuramente lo è. Adesso ci saranno le tanto invocate stabilizzazioni dei contrattisti, personale che sarà stabilizzato a 18 ore settimanali e non a 24 e questo creerà sicuramente un vulnus negli uffici. C’è anche il problema degli Asu. Abbiamo chiesto assieme al collega Spagnolo la stabilizzazione di questi altri lavoratori che sono importantissimi per i servizi comunali.
Ma come si fa a fare quadrare queste stabilizzazioni con i numeri del bilancio?
Tra le pieghe del bilancio si possono trovare dei fondi per stabilizzare gli Asu che sono importanti all’interno di un organico degli uffici così carenti di personale. Io sono presidente della commissione dei servizi sociali e ogni giorno mi rendo conto, anche parlando con qualche assistente sociale, dell’immane lavoro, complesso e variegato che fa questo ufficio. Con il massimo rispetto per questi operatori, ma se hanno appena tre mesi di contratto, come fanno, devono ambientarsi, riuscire a capire dove si trovano e devono iniziare a lavorare. Il sindaco tra l’altro aveva precedentemente la delega ai servizi sociali. L’amministrazione per me non sta lavorando bene. Io ritengo che il compito principale di un’amministrazione, oltre ai progetti faraonici con i fondi europei, debba essere quello di fare anche cose pratiche e dirette per i cittadini.
Vassallo si riferisce a progetti faraonici come la pista ciclabile?
Sulla pista ciclabile stenderei un velo pietoso. Credo sia il più grande autogol politico che la scorsa amministrazione abbia fatto. C’è una continua lamentela da parte dei cittadini Ericini. Penso che un sindaco che ascolta o che dovrebbe ascoltare questa sollevazione popolare, dovrebbe rendersi conto che le cose non vanno. Io vedo una incapacità politica e amministrativa di gestire Erice.
Si vocifera che anche alcuni consiglieri di maggioranza sono scontenti.
La maggioranza la vedo molto più sfilettata, non è compatta e non ha più la coesione di una volta.
Peppe Vassallo, dopo l’esperienza di questi anni, credo che lei possa pensare ad una candidatura a sindaco. Se così fosse, quale dovrebbe essere un primo importante intervento per Erice?
Io vorrei essere un sindaco normale. Partirei dall’ordinaria amministrazione, l’illuminazione pubblica, la tutela e il mantenimento delle strade e il problema dell’acqua che ancora in alcune zone non arriva. Poi passerei allo sviluppo del territorio attraverso quei finanziamenti europei e per questo un’amministrazione deve attorniarsi di euro-progettisti competenti. Per fare questo e per sviluppare il territorio innanzitutto si deve preservare quella che è l’ordinaria amministrazione.