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22/10/2018 06:20:00

Lillo Speziale: "Col dibattito costruire un Pd più di sinistra anche in Sicilia"

Lillo Speziale, ex tesoriere regionale del Partito Democratico. Si è dimesso dalla carica. Che è successo, si è dimesso perchè i deputati regionali e nazionali non sono in regola con i pagamenti dovuti?

 

No, mi sono dimesso in questo momento non per un problema di natura finanziaria, che è gravissimo, ma per un problema di natura politica. Il fatto che ci siano i mancati versamenti al partito, fatto grave, implica che tipo di partito noi vogliamo. Se vogliamo un partito come una comunità che dibatte e discute questa comunità ha uno statuto e delle regole e va sostenuto anche con il contributo economico.

 

Quando affronterete il problema?

 

Il problema non è solo finanziario ma anche politico e va affrontato e discusso all'interno del dibattito congressuale. Io vengo dalla storia in cui il partito si sosteneva con il contributo dei parlamentari, quando io diventati deputato davo al partito il 30% dell'indennità da parlamentare. Se si ritiene che il partito è un fardello usato solo come veicolo per essere eletti parlamentari e poi non dare più conto al partito questa è un'altra concezione. E' bene che il problema si affronti anche nel dibattito congressuale, ecco perchè tempisticamente ho deciso di dimettermi in questo periodo.

 

Speziale, lei dice: “dobbiamo dibattere all'interno del partito”. Ma quale partito? Il PD in Sicilia è latitante, i deputati eletti non ci sono sui territori, quindi chi è questo PD?

 

Il PD, malgrado le difficoltà sta dibattendo. C'è una visione che hanno gli eletti che io ho contestato fortissimamente, parlo anche degli eletti in provincia di Trapani. Il PD però nella realtà italiana c'è e i sondaggi lo danno al 17%, c'è bisogno di una sinistra che parli di giustizia sociale, di progresso, non ci può essere un mondo senza una forza di sinistra che possa esprimere la sua opinione. Siamo usciti dalla sconfitta elettorale del 4 marzo, le ragioni della sconfitta stanno in scelte recenti ma anche in scelte più remote. Adesso il dibattito congressuale è aperto, c'è una candidatura quella di Zingaretti, sarà un dibattito aperto. La mia domanda è: quanti altri partiti fanno i congressi e dibattono?

 

Però abbiamo visto tanti congressi dentro il PD vinti per acclamazione. C'è poco da essere felici...

 

Io sono stato molto in contrasto con buona parte della classe dirigente regionale e nazionale ma bisogna riconoscere che fin dalla sua prima fase iniziale il PD è un partito dove c'è un eccesso di democrazia ma non è mai venuto meno il confronto. E' talmente democratico questo partito che fanno decidere agli elettori chi deve essere il segretario del partito.

 Rossana Titone