In quest’epoca dominata dai media digitali e dai social network, anche un mezzo di comunicazione “vintage” come la radio è stata in grado di trasformarsi e adeguarsi alle richieste dei “consumatori”, rimanendo lo strumento comunicativo preferito dagli italiani, in quanto ritenuto più affidabile. Questo è ciò che si evince dal quindicesimo rapporto sulla comunicazione ad opera del Censis sui media digitali e la fine dello star system.
Una tendenza che per certi versi è sorprendente, ma allo stesso tempo giustificata dalla troppa “immondizia” dei social network, di cui l’informazione non è proprio il pezzo forte, a causa delle troppe fake news che creano disinformazione e costringono gli italiani alle cosiddette “diete mediatiche”.
Ma com’è cambiata la radio in questi anni? E attraverso quali strumenti viene ascoltata? Secondo i dati dell’indagine Censis, è in aumento l’uso del broadcasting online con il 17% da pc e il 21% da smartphone. Viceversa, è in calo l’uso della radio tradizionale e dell’autoradio con, rispettivamente, il 56,2% e il 67,7% di utilizzo medio.
Parallelamente alla radio, sempre secondo i dati del Censis, gli strumenti più utilizzati che fanno decollare la disintermediazione digitale sono Internet, gli smartphone, i social network e le piattaforme online che sovrastano mezzi storici come la televisione, i libri e i quotidiani, compresi quelli online.