Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
05/11/2018 11:11:00

Maltempo: funerali domani a Palermo. Salme in chiesa, un pelouche in bara bimba

 Saranno celebrati domani alle 11 nella Cattedrale di Palermo i funerali della nove vittime che hanno perso la vita nella tragedia avvenuta a Casteldaccia la notte tra sabato e domenica a causa dell'esondazione del fiume Milicia, nel Palermitano. Ne dà conferma il parroco della cattedrale, Filippo Sarullo. Non è ancora chiaro chi sarà chiamato a celebrare le esequie in quanto monsignor Corrado Lorefice, arcivescovo di Palermo, si trova all'estero.

Le nove salme sono state portate nella chiesa della Madonna di Lourdes, in piazza Ingastone, e la bara di Rachele 1 anno, è l'unica rimasta scoperta; dentro ci sono due piccoli peluche di Minnie e Topolino.

Intanto continuano le ricerche, anche con l'utilizzo di droni, del medico quarantenne Giuseppe Liotta, disperso sulla strada per Corleone mentre da Palermo si stava recando al lavoro in ospedale. La sua auto è stata ritrovata sul letto di un torrente.

Quella che è accaduta in Sicilia per colpa del maltempo è una vera e propria sciagura. Ci sono state due famiglie letteralmente distrutte da una piena di fango assassino. Dove appena poche ore prima c’era stata una festa soprattutto per i bambini, con dolci e regali come si usa fare in alcune zone dell’Isola nella notte del 1° novembre, adesso ci sono soltanto morte e devastazione. La villetta di Casteldaccia, in provincia di Palermo, che una massa enorme di fanghiglia ha sbriciolato uccidendone tutti gli occupanti, è il simbolo di quello che non dovrebbe mai capitare ma che invece è successo fin troppe volte, anche nel resto d’Italia da Nord a Sud.

Secondo ultimo rapporto redatto dall’Ispra, il 90% dei Comuni siciliani ha aree a rischio idrogeologico, 360 Comuni isolani hanno aree interessate a pericolosità da frana (elevata o molto elevata) o idraulica (elevata o molto elevata); circa 120 mila abitano nelle aree con pericolosita’ da frana e 20 mila in quelle a pericolosita’ idraulica. 50 mila edifici sono a rischio frane, 14 mila a rischio idraulico.