E’ tornato a riunirsi ieri pomeriggio il consiglio comunale di Marsala, in apertura dei lavori Enzo Sturiano, presidente dell’Assise, ha voluto ricordare i caduti di Nassirya. A Palazzo VII Aprile si è discusso poi della mozione per concedere la cittadinanza onoraria a Mimmo Lucano,
sindaco di Riace. Il sindaco della cittadina calabrese è un precursore nella gestione dei flussi migratori, e ha consentito al piccolo borgo che amministra di non spopolarsi.
Lucano attualmente è un sindaco sospeso dalle sue funzioni con divieto di obbligo di dimora a Riace per le accuse mossagli: abuso d’ufficio e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche in relazione alla gestione del sistema di accoglienza. A Marsala la mozione, presentata da Daniele Nuccio insieme alle colleghe Linda Licari, Luana Alagna e al consigliere del Pd Calogero Ferreri, mira a riconoscere in quest’uomo un simbolo di accoglienza e di anti razzismo. Esempio, insomma, di buona pratica politica che andrebbe premiato. Il dibattito è approdato in aula consiliare, la maggior parte dei consiglieri comunali sono contrari, non trova appoggio la mozione nemmeno in altri colleghi consiglieri di sinistra.
I proponenti l’atto fanno un po' di confusione, mischiano la cittadinanza onoraria con il modello dell’accoglienza, con il razzismo e le discriminazioni razziali. In verità l’atto della mozione così come presentato rappresenta un atto politico contro il governo nazionale attuale.
I quattro firmatari, in buona sostanza, indicano il riconoscimento della cittadinanza unicamente legata all’esempio che il sindaco ha saputo dare alla sua Regione, e a tutta l’Italia, con un sistema di integrazione senza pari. Si tratta di quella parte di sinistra che punta il dito giustizialista verso l’avversario politico, e si riscopre garantista con la stessa parte quando viene lesa.
Centra il punto della questione il consigliere Giovanni Sinacori: il fatto che Lucano sia conosciuto e sia stato un uomo influente non significa che sia stato bravo. Anticipa il suo voto contrario insieme al consigliere Flavio Coppola, sostenendo che non è un voto contro l’integrazione ma contro Lucano perché è opportuno così, la coscienza, dice Sinacori, non può non rispettare le regole. E poi conclude: il Papa non ha dato la cittadinanza onoraria a Lucano ma ha detto di accogliere. Dello stesso avviso anche Ginetta Ingrassia che ha ricordato la figura dei due marò, a cui andrebbe riconosciuta una onorificenza, avendo servito lo Stato con la propria vita.
La mozione messa ai voti viene bocciata con 13 voti contrari, 6 astenuti e 6 favorevoli. Successivamente si è passato al sorteggio dei nuovi componenti del Collegio dei Revisori dei Conti, adeguandosi alla nuova legge del 2016 che non prevede più la nomina diretta. I sorteggiati sono: Filippo Ganci della provincia di Airone, Antonino Maraventano di Lampedusa, Ferdinando Marchese di Agira. Il consiglio tuttavia si riserva di sorteggiare almeno trenta nominativi così da scorrere l’elenco nel caso in cui qualcuno dovesse rinunciare.
Ecco il comunicato del Comune:
Presenti 21 consiglieri comunali, la seduta di Palazzo VII Aprile di ieri si era aperta con un pensiero che il presidente Enzo Sturiano ha voluto rivolgere alle vittime della strage di Nassirya, cui è seguito un minuto di raccoglimento dell'Aula. Successivamente, il presidente ha comunicato che per volontà della Conferenza dei capigruppo si procederà al rinnovo del Collegio dei Revisori contabili. Prima, però, ha preso la parola il consigliere Daniele Nuccio che ha illustrato la mozione sul "Riconoscimento della cittadinanza onoraria a Domenico Lucano, sindaco di Riace". Per la consigliera Letizia Arcara la cittadinanza va conferita a chi si è distinto in relazione alla città di Marsala. Chiarisce la sua visione politica sul fenomeno migratorio, concludendo che Lucano è sotto inchiesta perché accusato di avere violato la legge e che voterà contro per non ridicolizzare l'istituto della cittadinanza. Si pronuncia invece a favore la consigliera Federica Meo: "Fermo restando che la giustizia farà il suo corso, qui vogliamo fare emergere il modello Lucano-Riace riconosciuto nel mondo". Per Giovanni Sinacori, chiedere - come ha fatto il consigliere Nuccio - di schierarsi su questa questione è un errore politico enorme. Dichiara che non ci fu questo clamore per Lampedusa e il suo sindaco al tempo dei numerosi sbarchi sull'isola; mentre qui si sta discutendo di un sindaco sotto indagine: “Solidarietà a Riace e alla sua popolazione, ma non cittadinanza chi è indagato”. Nel comunicare l’astensione del suo gruppo, la consigliera Luigia Ingrassia ha affermato che il valore dell'accoglienza di Riace è un modello invidiabile, ma è pure vero che c'è un'indagine. La cittadinanza è un atto importante e questo non è il momento. Nel dichiarare il suo voto favorevole, Luana Alagna (che ha pure sottoscritto la mozione) fa un appello a schierarsi per un modello di società piuttosto che un altro, perché la sicurezza passa per l'integrazione. Calogero Ferreri sottolinea che ha firmato la mozione che rappresenta un invito a condividere un modello di accoglienza, un esempio come ce ne sono stati altri in Italia. Anche per Linda Licari (tra i sottoscrittori della mozione) si da voce ad un’istanza che viene dalla società civile. È un atto politico per dire da che parte stiamo, per dare un segnale alle nostre generazioni e allontanarli dall'odio razziale. Rosanna Genna afferma che voterà contro la mozione perché Lucano non si è distinto per dare lustro a questa città: “Non si può fare svendita di cittadinanza”. Presente l’assessore Andrea Baiata, questi ha affermato che la questione non è stata ancora affrontata a livello di Giunta, la cui posizione sarà rappresentata dal sindaco. Il dibattito si è concluso con la replica di Daniele Nuccio: “Ascoltando le dichiarazioni, mi rammarico che non si sia saputo cogliere questa occasione per dire con chi stare rispetto al fenomeno migratorio. Prendo atto che non siamo riusciti a coinvolgere il Consiglio”. La votazione sulla mozione è stata negativa: 13 voti contrari, 6 favorevoli e 6 astenuti. Successivamente, il presidente ha proposto ed ottenuto il prelievo del punto 14 “Rinnovo Organo di Revisione economico-finanziario per il triennio 2018/2021”. Sul punto, l’intervento tecnico del segretario generale Bernardo Triolo si è reso necessario per illustrare le nuove modalità di nomina previste dalla legge che, ora, stabilisce il sorteggio – su base regionale - dei componenti del Collegio dei Revisori dei Conti. Lo stesso Triolo ha poi riferito che sono 172 le istanze ammesse e da cui estrarre i nominativi, ritenendo altresì opportuno sorteggiare anche un congruo numero di supplenti per eventuali rinunce all’incarico. Il dibattito che ne è seguito - cui hanno partecipato i consiglieri Arturo Galfano, Luigia Ingrassia, Giovanni Sinacori, Pino Milazzo, Calogero Ferreri, Aldo Rodriquez e lo stesso Sturiano– ha riguardato i costi per il Collegio, principalmente le indennità di trasferta, vitto e alloggio (soprattutto per chi giunge da fuori provincia). Le perplessità emerse in merito, vanno altresì nella direzione di sollecitare una modifica alla legge regionale. Si è quindi proceduto al sorteggio dei primi tre nominativi che andranno a comporre il Collegio dei Revisori dei Conti: Filippo Ganci (Airone, EN), Antonino Maraventano ( Lampedusa, AG) e Ferdinando Marchese (Agira, EN). Quindi, il Consiglio ha sorteggiato altri 30 nominativi supplenti, utili in caso di rinuncia. Approvati all’unanimità i relativi atti deliberativi e chiusa la seduta, si dovrà ora attendere l’accettazione dei primi tre componenti sorteggiati, cui seguirà l’insediamento del Collegio che, al suo interno, nominerà il presidente.
Il Consiglio tornerà a riunirsi domani, 14 novembre, alle ore 16,30.