Le malattie infettive stavano già scomparendo prima dell'introduzione dei vaccini. FALSO. Basti un esempio per tutti. La poliomelite è sempre esistita e le epidemie si sono verificate in Europa anche negli anni '50 e '60, in un periodo cioè di netto miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie. Ma è stato soltanto dopo l'introduzione del vaccino antipolio negli anni '60 che si è assistito alla sua scomparsa.
I vaccini contengono ingredienti e additivi pericolosi. FALSO. I vaccini sono composti da: un microrganismo attenuato o inattivato, acqua distillata sterile o soluzione fisiologica sterile, adiuvanti quali sali di alluminio (stimolano la risposta immunitaria rendendola duratura), stabilizzanti albumina e gelatina, antibiotici in dosi molto basse per prevenire la crescita batterica. I vaccini non contengono mercurio (completamente abbandonato dal 2002). Le minime quantità di tali sostanze contenute nei vaccini non sono tossiche. Possono causare reazioni allergiche in un caso ogni 2 milioni di somministrazioni.
I vaccini causano l'autismo. FALSO. Dai tantissimi studi scientifici effettuati non emerge alcun dato sul nesso di causalità tra vaccini e autismo. L'unico studio che riportava un legame causale tra il vaccino contro morbillo-parotite-rosolia e l'autismo si è rivelato gravemente fallace, al punto che lo stesso autore è stato radiato dall'ordine dei medici. Come attesta anche l'Organizzazione mondiale della Sanità, i dati epidemiologici disponibili non mostrano alcuna evidenza di un legame tra il vaccino MPR e i disordini dello spettro autistico.
I vaccini sono inutili, le malattie infettive sono state debellate dai miglioramenti della qualità della vita. FALSO. Le malattie infettive non sono state completamente debellate, soltanto il vaiolo è scomparso e questo grazie al vaccino. Un'epidemia di poliomelite è stata descritta in Olanda negli anni '90 in un gruppo di adepti della Chiesa Olandese Protestante Riformata che rifiutavano di vaccinare i propri figli, con 72 episodi di infezione, due morti e 59 paralizzati a vita. E' soltanto grazie alla vaccinazione di massa che molte malattie infettive sono sotto controllo potrebbero essere debellate nel prossimo futuro.
I vaccini non sono efficaci, non proteggono il cento per cento dei vaccinati. FALSO. Proprio perché i vaccini non hanno un'efficacia del cento per cento bisogna avere e mantenere percentuali di coperture vaccinali sempre alte. L'alto numero di soggetti immunizzati impedisce la trasmissione delle malattie infettive anche alle persone che non hanno risposto in maniera efficace ai vaccini, la cosiddetta “immunità di gregge”.
Tutte le persone vaccinate contro l'influenza, la prendono lo stesso. FALSO. L'influenza è una delle malattie infettive a maggior impatto sociale, perché provoca ogni anno in Italia dai cinque agli otto milioni di casi con circa 8.000 decessi e alti costi economici per la sanità pubblica. Il vaccino contro l'influenza è un valido strumento di prevenzione, ma molti altri virus (rinovirus, adenovirus, virus para influenzali e altri ancora) possono provocare una malattia simile all'influenza. Dopo aver praticato la vaccinazione antinfluenzale, se incappiamo durante l'inverno in una malattia simil-influenzale abbiamo l'impressione che la vaccinazione non abbia funzionato.
La maggior parte delle malattie prevenibili con le vaccinazioni sono scomparse o quasi: perché dovrei vaccinare mio figlio inutilmente? FALSO. La vaccinazione resta un importante strumento di prevenzione che con un unico gesto permette di offrire sia la protezione individuale sia una protezione della collettività: non a caso la stessa Organizzazione mondiale della sanità recentemente ha dichiarato che i vaccini prevengono più di 2,5 milioni di morti ogni anno e che i bambini vanno protetti fin dai primi mesi di vita.
L'infezione naturale è meglio della vaccinazione. Prima del vaccino tutti facevano il morbillo, la rosolia e nessuno è mai morto per questo. FALSO. L'infezione naturale da morbillo provoca l'encefalite in uno su mille bambini infettati e provoca la morte in due su mille individui infettati. Al contrario, la vaccinazione morbillo-parotite-rosolia può provocare, come complicanza, una grave reazione allergica soltanto in un caso su un milione di vaccinati. I benefici dell'immunità acquisita con le vaccinazioni raccomandate superano straordinariamente i gravi rischi dell'infezione naturale.
Troppi vaccini possono sopraffare e indebolire il sistema immunitario soprattutto nei bambini più piccoli. FALSO. Fin dalla nascita, il nostro sistema immunitario incontra migliaia di virus e di batteri e produce anticorpi diretti contro gli antigeni che li compongono. Negli anni '80 si iniettavano più di 3000 antigeni per vaccinare contro sette malattie (difterite, tetano, pertosse, polio, morbillo, parotite e rosolia). Grazie ai progressi della ricerca scientifica, oggi i vaccini sono molto più purificati: oggi iniettiamo soltanto 150 antigeni per vaccinare contro 14 malattie (alle precedenti si sono aggiunte emofilo, epatite B, varicella, pneumococco, meningococco B e C e rotavirus). Sono numeri che impegnano ben poco il sistema immunitario: altro che sopraffarlo e indebolirlo.
Tanti vaccini somministrati in un'unica puntura sono dannosi. FALSO. Il nostro sistema immune è in grado di riconoscere e di rispondere a un elevatissimo numero di antigeni. Partendo dai principi dell'immunologia è possibile stimare il numero di vaccini a cui i bambini potrebbe rispondere in una volta sola: ovvero ogni bambino avrebbe la capacità teorica di rispondere a circa 10 mila vaccini contemporaneamente. Inoltre numerosi studi hanno dimostrato come la produzione di anticorpi sia simile per le somministrazioni multiple rispetto alle somministrazioni singole per la maggioranza dei vaccini attualmente in commercio.
Dott. Angelo Tummarello
Pediatra di famiglia
Consigliere provinciale Federazione Italiana Medici Pediatri
Coordinatore del Primo Punto Intervento Pediatrico Ospedale Paolo Borsellino di Marsala
Ricercatore e divulgatore scientifico
Marsala
Cell.360409851
Email: dott.a_tummarello@libero.it